Allarme carni, studio sui pericoli per il tumore ai reni da cottura ad alte temperature
Non solo la carne rossa aumenta i rischi di alcuni tipi di tumore come stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanita’, ma il tipo di cottura di una varieta’ di carni sarebbe legato ad una crescita dei pericoli in particolare di cancro dei reni:a sostenerlo una nuova indagine dell’ ‘Anderson Cancer Center’ di Houston in Texas. Lo studio ha confrontato le abitudini alimentari di 659 pazienti a cui era stato recentemente diagnosticata una neoplasia maligna ai reni con quelle relative a 700 persone sane. Secondo il rapporto pubblicato sulla rivista ‘Cancer’, i malati di tumore dei reni mangiavano usualmente piu’ carne sia rossa che bianca degli individui sani, e prediligevano metodi di cottura alla fiamma e ad alte temperature come il barbecue,la griglia, i fritti.
In particolare due sostanze chimiche rilasciate durante questo tipo di cottura (2-amino-1-methyl-6-phenyl-imidazo(4,5-b) pyridine e amino-3,8-dimethylimidazo(4,5-f) quinoxaline) – appaiono legate ad un incremento dei rischi di cancro dei reni del 50% . Gli studiosi hanno inoltre osservato che le persone con specifiche mutazioni genetiche appaiono piu’ suscettibili agli effetti di queste sostanze chimiche e quindi ai rischi di tumore ai reni. Il rapporto osserva che l’aumento dei casi di cancro renale nel mondo occidentale potrebbe essere in parte spiegato dall’esposizione alle sostanze chimiche rilasciate dalla carne durante i tipi di cottura citati.