Almeno 200 cervi bianchi, che vivono nell’area di un vecchio deposito di armi americano risalente alla guerra fredda, sono in pericolo ora che l’area verrà messa in vendita
Vi sareste mai aspettati di trovare centinaia di cervi bianchi nell’area di un vecchio deposito di armi americano risalente alla guerra fredda? Ebbene è proprio lì che vivono, nell’area recintata di tremila ettari del Seneca Army Depot nello Stato di New York, dove gli animali si aggirano indisturbati dalla metà del secolo scorso. Ora, però, nel loro futuro c’è un grosso punto interrogativo perché il mese prossimo l’area verrà messa in vendita, con conseguenti rischi per la tipica fauna locale. I cervi bianchi, non albini ma affetti da leucismo, sono una variante genetica naturale dei classici cervi marroni che negli ultimi decenni ha potuto proliferare nell’area. Quando il deposito fu costruito, nel 1941, alcune decine di esemplari restarono all’interno delle recinzioni. Oggi si stima che ve siano almeno 200 esemplari, che condividono l’area in questione con 600 cervi marroni. Ora, alcuni residenti stanno spingendo per creare nell’area un sito turistico, sfruttando sia il suo valore storico militare che la tipica fauna locale. Questo per non incorrere nel pericolo che, mettendo l’area in vendita, i cervi bianchi possano finire vittima dei predatori o dei cacciatori, probabilmente già pronti a inserire un’altra testa imbalsamata alla loro collezione di trofei.