In Francia controlli serrati, per almeno un mese, allo scopo di “prevenire l’intrusione sul territorio nazionale di individui che possono rappresentare un rischio” per la Conferenza di Parigi
La Francia ha aumentato i controlli dei documenti alle frontiere in vista della Conferenza sul Clima che si svolgerà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre. La misura cautelativa proseguirà per almeno un mese e interesserà almeno 285 “punti di passaggio transfrontaliero”, tra cui vie d’accesso stradali, fluviali, treni e aeroporti e vedrà la mobilitazione di almeno 30.000 poliziotti. Questi ultimi, come ha spiegato il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, dovranno “procedere a controlli mobili e casuali tra il 13 e il 19 novembre”, intensificandoli almeno “dieci giorni prima delle manifestazioni del 29 novembre e del 12 dicembre”. I controlli saranno ancora più “a tappeto” quattro giorni prima dei periodi considerati di “alta intensità”. Come ha sottolineato Cazeneuve, non verranno chiuse le frontiere, ma l’intenzione è quella di “prevenire l’intrusione sul territorio nazionale di individui che possono rappresentare un rischio”. Proteggere la 195 delegazioni ufficiali del summit sarà quindi l’obbiettivo primario, insieme a quello di mantenere l’ordine pubblico di fronte in occasione delle manifestazioni già annunciate contro la Conferenza.