Presentato un nuovo modello di spiegazione dell’evoluzione dell’universo, che riassume tutte le scoperte fatte fino ad ora
Massimiliano Rinaldi, ricercatore dell’Università di Trento e associato al Tifpa- Infn di Trento,ha tentato di descrivere l’evoluzione dell’universo, cercando di trovare un accordo tra le leggi della relatività di Einstein del 1915, la scoperta dell’espansione accelerata dei vincitori del Premio Nobel della Fisica 2011 e le teorie di Yang- Mills e Higgs. I risultati del suo studio sono stati pubblicati sulla rivista “Journal of Cosmology and Astroparticle Physics”, ricercabili nell’articolo dal titolo ‘Dark energy as a fixed point of the Einstein Yang-Mills Higgs equations’. Il suo lavoro sarà illustrato durante il ‘28th Texas Symposium on Relativistic Astrophysics‘, previsto a Ginevra dal 13 al 18 dicembre 2015. “L’idea innovativa del mio lavoro – spiega Rinaldi – e’ l’implementazione della relativita’ generale di Einstein con le equazioni di Yang-Mills in ambito cosmologico. Ho proposto una soluzione che non richiede ne’ l’introduzione di forme di materia “esotiche” ne’ la modifica della relativita’ generale. Ho dimostrato che questo modello riproduce fedelmente l’evoluzione dell’universo a partire dall’epoca successiva al big bang fino a oggi in linea con i dati sperimentali ottenuti dalle osservazioni astronomiche. L’aspetto piu’ attraente e’ il fatto che non sia necessario introdurre forme di materia ad hoc o modificare la relativita’ cosi’ come formulata da Einstein. Infatti l’esistenza del campo di Higgs e’ stata dimostrata al Cern nel luglio 2012 e i campi di Yang-Mills sono gli stessi che descrivono le forze tra le particelle elementari. Gli “ingredienti” necessari – conclude- sono quindi gia’ tutti presenti in natura e con questo lavoro si avvicina forse un po’ il sogno di una teoria unificata di tutte le forze”.