La regina Rania: “La Giordania riserva piacevoli sorprese per chiunque. E io non potrei essere più felice perché oggi, grazie a Google Maps, possiamo condividere il nostro ricco patrimonio culturale con il mondo. La mia Giordania ora è anche vostra“
Le immagini di 30 siti storici dell’affascinante Giordania registrate da Google e rese disponibili a chiunque grazie a StreetView. Si tratta di un’iniziativa sostenuta dal Paese stesso e in particolare dalla regina Rania Al Abdullah. Per poter fare le riprese delle aree in question Google ha utilizzato, al posto delle sue autovetture, lo zaino trekker, l’ultima tecnologia sviluppata da Mountain View che permette agli operatori di muoversi su due ruote nelle zone non raggiungibili con le automobili.
Ora, dunque, comodamente seduti sulla poltrona di casa, basterà collegarsi ad internet per “passeggiare” nella città rosa di Petra, nascosta tra le montagne e sopravvissuta ai numerosi e devastanti terremoti che nel corso dei secoli hanno colpito la zona. La regina Rania ricorda come gli appassionati di cinema riconosceranno la zona grazie al film Indiana Jones e l’ultima crociata. “Ora è possibile fare un salto indietro nel tempo ed effettuare un tour guidato di questa gemma nascosta, visitando le tombe, i siti e l’anfiteatro, che coprono una superficie pari a quella di Lower Manhattan”, scrive la regina sul sito.
Oltre a Petra c’è poi Gerasa, il secondo sito più visitato del paese, considerato uno degli esempi meglio conservati di architettura romana, al di fuori dell’Italia. A 10 km di distanza, sempre grazie a StreetView, sarà poi possibile vedere uno dei luoghi sacri più venerati della Giordania: il Monte Nebo. Dopo si potrà visitare Madaba e in particolare la sua chiesa con la mappa-mosaico sul pavimento, che è il più antico a tema geografico conosciuto nella storia dell’arte, realizzato nel VI secolo a.C. e che comprendeva originariamente più di due milioni di tessere. Infine non potevano mancare le immagini del Mar Morto, o dei castelli dei crociati come Al Karak o quelli del Saladino come nel caso di Ajlun.
“La Giordania riserva piacevoli sorprese per chiunque – conclude Rania -. E io non potrei essere più felice perché oggi, grazie a Google Maps, possiamo condividere il nostro ricco patrimonio culturale con il mondo. La mia Giordania ora è anche vostra“.