Appartenenti alla famiglia delle Rutacee, i mandarini sono antiossidanti, antivirali, mineralizzanti, tonici, diuretici e leggermente lassativi
Il mandarino, appartenente alla famiglia delle Rutacee, è uno degli agrumi più apprezzati a tavola. Con sole 44 calorie ogni 100 grammi, fornisce preziose sostanze benefiche per il nostro organismo. In particolare, il mandarino contiene vitamina C, uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura, coinvolta nella sintesi del collagene, nella guarigione delle ferite, nella prevenzione malattie neurodegenerative, ad essere un potente antivirale, combattendo l’artrite, aumentando la risposta del sistema immunitario contro gli agenti infettivi e combattendo i radicali liberi.
Oltretutto, la vitamina C facilita l’assorbimento del ferro, riducendo gli stati anemici. Il mandarino, inoltre, contiene fibre solubili ed insolubili, in particolare emi-cellulosa e pectina che, sinergicamente, impediscono l’assorbimento del colesterolo cattivo nell’intestino. Esse sono, come noto, preziose per la regolarità intestinale. L’agrume in questione vanta, poi, proprietà mineralizzanti, toniche, leggermente lassative, dissetanti e depurative. Dalla spremitura a freddo della buccia viene ricavato, invece, un prezioso olio essenziale, impiegato in ambito cosmetico per contrastare l’invecchiamento della pelle e la cellulite, oltre ad essere impiegato come ansiolitico naturale e nei casi di insonnia.
Esso, vantando proprietà disinfettanti, contribuisce ad allentare la tensione nervosa, tanto da essere impiegato in aromaterapia al fine di favorire una sensazione di benessere. L’olio essenziale di mandarino viene usato anche nei casi di aerofagia, acne, seborrea, stitichezza.La versatilità del mandarino non finisce qui: la sua buccia, una volta essiccata, è utilizzata anche a scopo decorativo e per preparazione pot-pourri profumati, insieme ai fiori secchi. Essendo un agrume acidulo, va consumato con moderazione in caso di gastrite o problemi di acidità di stomaco e diabete. Come si conservano i mandarini? Fuori dal frigo possono durare anche 1 settimana, a patto che vengano conservati in un luogo fresco e ben asciutto, facendo attenzione a non ammassarli gli uni sugli altri.
In frigo, invece, vanno chiusi in un sacchetto di carta e conservati nello scomparto frutta. In questo modo manterranno inalterate le loro proprietà ed il loro profumo, conservandosi sino a 10 giorni. E’ consigliabile mangiarli freschi, appena sbucciati. Possono essere l’ingrediente di base di conserve, marmellate, gelati. La buccia è ideale per la preparazione di canditi, sciroppi e liquori, oltre ad essere gustata ricoperta di cioccolato fondente fuso o a pezzettini nel thè. Per una spremuta più gustosa, prima di spremere i mandarini è consigliato tenerli a bagno in acqua calda per un paio di minuti.