I primogeniti hanno un quoziente intellettivo più sviluppato: lo dice la scienza

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I Primogeniti hanno una marcia in più rispetto ai fratelli più piccoli. Non sarà colpa dei genitori?

Sono i primogeniti ad avere una marcia in più. Lo dice uno studio condotto dall‘Università di Leipzig, in Germania, in cui sono stati esaminati diversi pazienti dello stesso nucleo familiare e pare che, tra fratelli , chi è nato prima abbia un quoziente intellettivo molto più sviluppato rispetto a chi è nato dopo.

famigliaStante i risultati della ricerca, pare che il tanto esaminato e discusso Q.I. si abbassi di ben 1.5 punti ogni nuovo nato. Pare che che questo fenomeno accada perché i primogeniti solitamente vengono coccolati di più da entrambi i genitori, godono di più attenzioni e vengono stimolati maggiormente rispetto ai fratelli minori nati successivamente.

primogeniti-660x350Inoltre i ricercatori sottolineano l’importanza che i primogeniti rivestono nei confronti dei fratelli minori; questi sono considerati come una sorta di tutor e assumono il ruolo di guida per  fratelli più piccoli e , proprio per questo, il loro cervello , essendo sotto pressione, viene incentivato a migliorare e attivarsi ulteriormente.  “Insegnare richiede capacità cognitive. Tutto questo dà un importante input alla loro intelligenza” spiega la dott.ssa Roher, ricercatrice dell’Università.

Ovviamente i casi variano di famiglia in famiglia e questo non vuol dire che i primogeniti abbiano sistematicamente un qualcosa in più. Anche se i sondaggi parlano chiaro e sembra che in media,  rispetto ai fratelli minori, i figli nati per primi siano molto più studiosi e ottengano voti decisamente più alti rispetto ai più piccoli.

cover1300Però,sarebbe meglio specificare che la causa dell’abbassamento del Quoziente Intellettivo risiede più nel fattore prettamente educativo che in quello biologico: la colpa, infatti, sarebbe da additare ai genitori che privilegiano sistematicamente, salvo rare eccezioni, i primogeniti dandogli più attenzioni e cure, oltre che maggio tempo, accelerando la formazione psicologica del bambino, rendendolo più attivo e sicuro di sé.

Addirittura se si considera una famiglia numerosa il Q.I. differenzia, dal primo all’ultimo figlio, di ben 2,9 punti.

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