Inquinamento: a Roma 12 giorni consecutivi di superamento dei limiti consentiti

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“Quando martedì scorso sono state interrotte le targhe alterne perché era prevista pioggia, si sono condannati i cittadini romani a respirare i veleni degli scarichi automobilistici”

“Per il dodicesimo giorno consecutivo, le centraline di Arpa Lazio che monitorano la quantità di polveri sottili in aria, hanno registrato superamenti dei dati massimi consentiti. Le PM10 sono nocive se oltre 50 ug/m³ e a Roma sono 12 giorni che si registrano superamenti in più centraline di monitoraggio, ieri è accaduto per Bualotta (52 ug/m³), Preneste (53 ug/m³) e Cinecittà (51 ug/m³), quest’ultima giunta al 34esimo superamento da inizio anno sui 35 consentiti complessivamente. Roma Capitale aveva decretato due giorni di targhe alterne interrotte per ritornare al blocco per i soli veicoli più inquinanti, perché era prevista pioggia, precipitazioni arrivate però solo oggi”. A lanciare l’allarme è Legambiente Lazio, che specifica: “La tecnica di abbattimento delle polveri sottili, individuata nella danza della pioggia, non ha funzionato, e quando martedì scorso sono state interrotte le targhe alterne perché era prevista pioggia, si sono condannati i cittadini romani a respirare i veleni degli scarichi automobilistici per altri giorni ancora – denuncia Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. Ora, e fino a fine anno, bisogna impedire che si ripetano superamenti attuando il Piano Regionale di risanamento della Qualità dell’Aria, mettendo quindi di nuovo in campo targhe alterne e blocchi totali, considerando anche che quelli rivolti ai soli veicoli più inquinanti non hanno sortito alcun buon effetto. Bisogna pensare prima di tutto alla salute dei cittadini, facendo di Roma una città vivibile e bella, a misura d’uomo e di bambino”. “Questi dati poco virtuosi arrivano oggi in corrispondenza della Festa dell’Albero durante la quale tanti circoli e gruppi locali di Legambiente stanno piantando alberi sul territorio cercando di contrastare gli effetti nefasti dell’inquinamento atmosferico“, conclude Legambiente Lazio.

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