Nonostante i terribili atti terroristici, la Francia non demorde e dall’Eliseo giungono parole intrise di coraggio e fermezza
Esiste una stretta correlazione tra la lotta al cambiamento climatico e quella al terrorismo. Ne è pienamente convinto il Capo di Stato francese François Hollande che ha dichiarato ai microfoni di L’Express “E’ la stessa lotta: Consiste da una parte nel proteggere l’umanità dalle azioni di morte che realizza lo ‘Stato islamico’ e dall’altra nel preservare il pianeta dalle nostre stesse incongruenze, che forse domani possono essere fonti di conflitto e di guerra”.
Una lotta senza precedenti che si concretizzerà in occasione della COP21, la conferenza mondiale Onu sul clima che aprirà i battenti lunedì prossimo a cui “147 capi di Stato e di governo sono attesi” .
Un comune denominatore importante che consiste nell’abbattimento del “fanatismo che uccide oggi e all’indifferenza che consuma il nostro pianeta“.
La Francia si armeggia al meglio ed “è in prima linea e vuole essere alla testa della più ampia coalizione per la vita”, ha continua il Presidente, evidenziando che “l’uomo è sempre il peggior nemico di se stesso”.
Nonostante i terribili atti terroristici, la Francia non demorde e dall’Eliseo giungono parole intrise di coraggio e fermezza: “Parigi sarà di nuovo la capitale del mondo già dal mese prossimo“, in cui si profilerà una “specie di rivoluzione, se la quasi totalità degli stati del mondo approveranno un accordo vincolante che comprenda obblighi e impegni finanziari”.