Temporali di neve e grandine sulla Scozia, l’aria artica comincia ad invadere le Isole Britanniche
Come da previsione il nucleo di aria artica marittima partito dal mare di Groenlandia proprio in queste ore si appresta ad invadere le Isole Britanniche, a partire dalla Scozia, l’Irlanda del nord e l’Inghilterra. Sul mar d’Irlanda e sulle coste sud-occidentali scozzesi si sono lambiti anche i 100 km/h a livello del mare. Oltre ai forti venti dai quadranti settentrionali, in genere da NO e N-NO, l’avvezione di fredda artico marittima sta pilotando verso l’Irlanda la Scozia e l’Inghilterra una serie di intensi nuclei convettivi (corpi nuvolosi composti da grossi cumuli e cumulonembi) che si sono formati nelle scorse ore in pieno Atlantico, a seguito della discesa di blocchi di aria molto fredda da nord-ovest in quota.
Come sapete l’aria artica-marittima, in discesa dal Plateau groenlandese, durante il suo passaggio obbligatorio sopra l’oceano, tende a riscaldarsi notevolmente nei bassi strati, caricandosi di umidità e instabilizzandosi alle varie quote. Riscaldandosi nei bassi strati la massa d’aria diventa molto instabile, causa il notevole incremento del “gradiente termico verticale” (notevoli differenze di temperature man mano che si sale di quota lungo la colonna troposferica) in seno alla colonna d’aria, agevolando la formazione di intensi moti convettivi (correnti ascensionali) che favoriscono la costruzione di imponenti addensamenti nuvolosi cumuliformi (cumuli, cumulonembi), carichi di piogge, rovesci di neve tonda e persino grandinate di piccola e media taglia.

Le frecce rossa indicano i temporali di grandine e di neve che si stanno sviluppando davanti le coste della Scozia
Di solito questa nuvolosità, evidenziata dalle moviole satellitari con i classici “ciottoli” o nubi puntiformi, si sviluppa all’interno del settore freddo post-frontale di un intenso ciclone extratropicale e rappresenta le varie linee di instabilità (derivate anche dalla rotazione dei venti al suolo più verso nord) che seguono il passaggio del fronte freddo e l’afflusso dell’avvezione fredda post-frontale. Nelle prossime ore, con l’aria fredda in discesa dalle latitudini artiche groenlandesi e norvegesi, la nuvolosità puntiforme a suo seguito invaderà le isole Britanniche portando rovesci, nevosi sino al piano sul nord della Scozia e sui 200-300 metri di quota sull’Inghilterra, occasionali grandinate, e persino dei fenomeni temporaleschi, con tanto di scariche elettriche e tuoni che interesseranno soprattutto l’Irlanda, il Galles, il sud-ovest dell’Inghilterra e la Scozia occidentale, dove si potranno registrare accumuli significativi malgrado la presenza dell’intensa ventilazione dai quadranti settentrionali.
Alcuni di questi corpi nuvolosi cumuliformi, quasi completamente ghiacciati fin dalla base, presentando al proprio interno una importante attività elettrica si sono trasformati in vere e proprie “Cellule temporalesche marittima” in aria fredda post-frontale. Questi insoliti temporali marittimi in piena avvezione fredda artico marittima, figli dei notevolissimi contrasti termici fra l’aria artica presente in quota (-38°C a 500 hpa) e la più mite superficie dell’Atlantico, seppur distribuiti in modo isolato o sparso, potranno risultare anche ben sviluppati e quindi in grado di arrecare forti rovesci di pioggia mista a grandine e neve.
Durante i rovesci più intensi saranno possibili intensi rovesci di “gragnuola” e neve tonda fino al piano, specie sull’Inghilterra. Sui rilievi invece si attendono nevicate che fra i monti Pennini e le Highlands scozzesi potrebbero divenire molto intense oltre che persistenti, assumendo carattere di una vera e propria tormenta, con fortissimi venti in grado di toccare anche i 180-190 km/h sulle cime delle Highlands scozzesi e sui Pennini.