“In passato l’impianto di protesi era riservato ai soli pazienti anziani con una scarsa richiesta funzionale. Oggi, tale impostazione è cambiata grazie allo sviluppo del disegno e della qualità dei materiali”
In Italia un considerevole aumento si è registrato negli ultimi 15 anni in riferimento al numero di impianti protesici: 141% quelle dell’anca e 226% quelle del ginocchio. L’aumento nei pazienti giovani è stato del 145% per le protesi di anca e del 283% per le protesi di ginocchio: un vero e proprio boom di interventi protesici che collocano l’Italia ai primi posti in Europa per numero di protesi impiantate e per affidabilità. I dai sono emersi durante il 100 Congresso della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia in corso di svolgimento a Roma.
La chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio registra un numero maggiore d’interventi nelle regioni del Nord in cui si eseguono circa il 60% degli interventi sull’anca e il 63% di quelli sul ginocchio, mentre in quelle centrali si eseguono il 22% circa delle protesi d’anca e il 15%. Al Sud si contano il 19% di interventi sull’anca e il 25% circa sul ginocchio. “In passato l’impianto di protesi era riservato ai soli pazienti anziani con una scarsa richiesta funzionale. Oggi, tale impostazione è cambiata grazie allo sviluppo del disegno e della qualità dei materiali,” spiega il prof. Vito Amorese, presidente del Congresso e primario di Ortopedia all’ospedale San Giuseppe di Albano Laziale.