E’ stata ideata una nuova tecnica ad ultrasuoni in grado di osservare i più sottili capillari all’interno di un organo vivo
E’ possibile, finalmente, poter vedere i più sottili capillari all’interno di un organo vivo, senza utilizzare il microscopio. Come? Grazie ad una tecnica ad ultrasuoni. Il primo organo osservato con questo nuovo metodo è il cervello di un topo. A svolgere l’esame è stato l’equipe di ricercatori di Mickael Tanter, dell’istituto Langevin di Parigi. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature. Osservare un organo vivo senza provocare nessuna lesione è possibile già da diversi decenni, grazie all’invenzione degli ecografi. Riuscire, però, ad osservarlo senza l’utilizzo di questi strumento è un ulteriore passo in avanti, in materia. Infatti, i ricercatori francesi con questo nuovo strumento e con l’uso di microscopiche bollicine di gas nel sangue riescono ad abbattere i record dei più moderni ecografi, permettendo di ottenere una risoluzione di 1 micrometro, 10 volte più piccolo di un globulo rosso. Nonostante l’inconveniente di iniettare nel sangue delle microbolle, questa nuova scoperta potrebbe aprire e fornire scenari migliori, in grado di unire la potenza di un microscopio con la comodità di un ecografo.