La scoperta potrebbe portare a nuovi trattamenti per la malaria
La chiave della crescita dilagante della malaria risiederebbe in molecole proteiche, chiamate cicline, che spingono le cellule a dividersi rapidamente nel parassita della malaria: secondo i ricercatori dell’Università di Nottingham, che hanno condotto lo studio pubblicato su Plos Pathogens, la scoperta potrebbe portare a nuovi trattamenti per la malaria. Finora poco si sapeva sulle cicline del parassita della malaria: lo studio ha consentito di classificare il numero e il tipo di cicline presenti nel parassita, scoprendo anche in che modo agiscono sulle cellule.