Dalle origini della canzone fino all’inventore della ricorrenza, ecco tutto quello che non sapete del compleanno
Tra i giorni più amati o odiati vi è senza ombra di dubbio il giorno del proprio compleanno. In quanti, però, si sono chiesti quando, da chi e come ha origine questa ricorrenza? Iniziamo prima di tutto dall’inventore di questa ricorrenza. Pare proprio che l’inventore sia proprio Goethe. dalla tanto amata canzone “Buon Compleanno” o nella forma inglese Happy birthday to you. La canzone nacque nel 1893 grazie alle insegnanti Mildred e Patty Hill, che composero la melodia dal titolo “Buongiorno a tutti” sperando che i bambini lo cantassero. Il motivetto divenne così famoso, le cui parole furono aggiunte nel 1924, da essere utilizzato per festeggiare i compleanni. Il brano è coperto da diritto d’autore fino a dicembre 2016. I festeggiamenti veri e propri hanno una origine molto recente, infatti secondo Schmitt, autore del libro “Le origini del compleanno”, fu la Germania a fare da spartiacque quando nella metà del Novecento decise di festeggiare i propri bambini con una torta decorata con delle candeline ai primi albori del giorno, che rimanevano accese fino a fine giornata. Perchè così tardi? Nel Medioevo, soprattutto in Occidente, si preferiva festeggiare gli onomastici. Solo dopo il periodo della Controriforma, la tradizione iniziò a perdersi. In Oriente, invece, la ricorrenza ha origini molto più antiche. Fu proprio Marco Polo a scoprire che, alla corte di khan Qubilai, il quale veniva festeggiato solennemente il giorno della sua nascita. I primi, invece, ad utilizzare la torta e le candeline furono i Greci, che onoravano gli dei con diverse torte. Ad esempio Apollo riceveva torte a forma di lira, mentre Artemide a forma di Luna con le candeline che illuminavano il tempio. Le candeline servivano per esprimere i desideri trasportati dal fumo su nel cielo. I cristiani sia in epoca romana che in epoca medievale odiavano tale ricorrenza perchè il termine anniversario era utilizzato solo per indicare il giorno della morte.
Parlando di compleanni non può di certo sfuggire, la teoria del paradosso del compleanno. Tale teoria elaborata da Richard von Mises, nel 1939 afferma che la probabilità che in un gruppo di amici vi siano due persone nate lo stesso giorno è molto elevata, solo in un caso su 365 non vi sono nati lo stesso giorno. Ma il giorno del proprio compleanno quanto influisce sulla nostra vita? La data di nascita influisce su diversi aspetti della nostra vita. Grazie al contributo di alcuni ricercatori, è stato scoperto che questa influisce, in particolar modo, sul nostro umore. Dallo studio dei ricercatori della Semmelweis University di Budapest è emerso che, coloro che sono nati in primavera o in estate tendono ad essere più ottimisti, mentre coloro che sono nati in inverno sono più inclini alla depressione, ma meno irritabili di coloro che sono nati in autunno. Addirittura, da recenti studi è emerso che grazie alla data di nascita è possibile comprendere di cosa ci si ammalerà. Ad esempio, coloro che sono nati ad Aprile rischiano di soffrire di angina, chi nasce a novembre è esposto alla bronchite, mentre chi nasce a febbraio rischia di soffrire di fibrillazione atriale. Se siete nati a maggio siete meno esposti al rischio malattie, rispetto a chi è nato ad Ottobre. Malattie a parte, è possibile capire quale sia il giorno migliore per concepire bambini? Secondo alcuni recenti studi si. In America i giorni in cui sono concepiti con minore frequenza i bambini sono il 29 febbraio e il 25 dicembre, mentre quello in cui sono concepiti con maggior frequenza è il 16 settembre. In Italia, invece, il giorno in cui sono stati concepiti più bambini è stato il 27 dicembre 2013.