Previsioni Meteo, arriva il vortice polare: freddo e nevicate a bassa quota fin sul Mediterraneo

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Il vortice polare sta per uscire dalla tana, entro l’ultima decade di Novembre porterà freddo e nevicate fin sul Mediterraneo

Mentre l’anticiclone sub-tropicale, da giorni stagnante sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, consuma le sue ultime cartucce qualcosa di grosso comincia a bollire in pentola per l’ultima decade di Novembre. Come prefigurano le ultime elaborazioni delle simulazioni numeriche entro la fine del mese il vortice polare potrebbe sbilanciarsi verso il mar di Norvegia e la Scandinavia, propagando i propri gelidi tentacoli fino al cuore del vecchio continente, in maniera anche alquanto brusca. Ancora manca una settimana e più, ma come evidenziano i principali centri di calcolo internazionale pare confermato l’affondo di uno dei “lobi” principali del vortice polare fra Scandinavia e Europa centrale, con lo slittamento fin verso le medie latitudini europee della vasta e profonda circolazione depressionaria, interamente riempita di aria gelida, d’estrazione artica, nella media troposfera (valori sui -40°C a 500 hpa).

12195973_10207119612422286_8684964079607978710_nNon ci sarà alcun tipo di “split”. A farlo uscire dalla tana ci penserà l’intensa azione di “forcing” troposferico esercitata dal robusto promontorio anticiclonico azzorriano, localizzato in pieno Atlantico. Proprio una temporanea erezione di questa robusta struttura anticiclonica, che manterrà la propria radice calda sub-tropicale nel mezzo dell’Atlantico, causerà un sensibile aumento dei valori di geopotenziale in quota, sopra l’Atlantico settentrionale. Lo sviluppo sull’Atlantico settentrionale di questo potente anticiclone dinamico, caratterizzato in quota da massimi di geopotenziale elevati, spianerà la strada per la formazione di un imponente promontorio anticiclonico, spanciato con i propri elementi fino alle coste sud-orientali canadesi. La formazione di questa possente “impalcatura” anticiclonica, nel cuore dell’Atlantico settentrionale agevolerà, più ad est, la discesa delle masse gelide presenti sopra la Calotta polare verso latitudini più meridionali.

plot009_f30Il forte “gradiente di geopotenziale” che si verrà a sviluppare in quota, fra l’Atlantico settentrionale e l’Europa centrale, genererà una notevole accelerazione del “getto polare” che scivola lungo il bordo più orientale del robusto promontorio anticiclonico dinamico atlantico. Lo sviluppo di un potente “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto”) lungo il bordo orientale dell’anticiclone oceanico, pronto ad assumere una direttrice marcatamente meridiana, contribuirà a far scivolare di latitudine il “lobo scandinavo” del vortice polare che dalla regione Artica si propagherà verso latitudini più meridionali, propagandosi al mar di Norvegia e alla Scandinavia. Entro l’ultima decade di Novembre il “lobo” dovrebbe posizionarsi fra la Svezia, la Finlandia e il mar Baltico, con un profondo vortice ciclonico e minimo barico al suolo stimato sotto i 985 hpa. Tale area ciclonica verrà supportata in quota da un nocciolo particolarmente gelido, caratterizzato da isoterme sotto i -35°C alla quota di 500 hpa e da gepotenziali molto bassi, capaci di scendere al di sotto dei 500-490 Dam (nella media troposfera).

plot004_f84Quanto basta per apportare un sensibile raffreddamento e un po’ di neve in tutta l’area scandinava e mitteleuropea, dove per la prima volta, dall’inizio dell’autunno, si apriranno le porte dell’Artico. La profonda area ciclonica, che rappresenta uno dei grandi lobi del vortice polare ben strutturato in quota con l’annesso nocciolo gelido sui -35°C a 500 hpa, nel corso dell’ultima settimana di Novembre, traslerà molto lentamente verso levante, favorendo al contempo la discesa di un primo fiume di aria molto fredda che dalla Scandinavia si fionderà sull’Europa centrale, investendo in seguito anche la Polonia e i paesi dell’Europa centro-orientale e Balcani, tramite freddi venti da N-NO e Nord. Al momento la Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Germania, Polonia, Repubbliche Baltiche, Bielorussia e Repubblica Ceca, saranno le prime nazione ad essere interessate dal notevole abbassamento dei valori termici, che si porteranno su valori anche negativi.

L'affondo del vortice polare sulla Scandinavia
L’affondo del vortice polare sulla Scandinavia

Ma il freddo, entro fine mese, lo si percepirà molto bene, oltre che sull’Italia anche su tutta l’Europa centrale, sull’area danubiana, e sui Balcani, dove peraltro arriveranno pure nevicate fino a quote molto basse. Le gelide correnti settentrionali che scivolano lungo il ramo discendente della saccatura artica, in allontanamento verso l’Europa centro-orientale, daranno luogo anche a delle nevicate, in genere di debole e moderata intensità, che interesseranno un po’ tutti gli stati europei. La neve si vedrà pure nell’area balcanica. Le fredde correnti artiche, entro la fine di Novembre, dopo aver invaso la regione danubiana e i Balcani, dovrebbero tracimare anche sul bacino centrale del mar Mediterraneo, dove l’ingresso delle fredde correnti, di origine polare continentale nei bassi strati e più propriamente artica in quota, potrebbe determinare un autentico tracollo dei valori termici, oltre che al ritorno della neve fino a quote particolarmente basse su Alpi e Appennini.

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