Ricerca e salute: scoperto come dimagrire grazie alla stimolazione magnetica

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Si tratta di una tecnica non invasiva che negli Stati Uniti è già stata approvata per curare la depressione farmaco-resistente

L’obesità è un problema sempre più dilagante. E dei giorni scorsi, infatti, la notizia che i casi di obesità infantile in Italia sono in graduale aumento. E il problema affligge altri Paesi già da tempo: negli Stati Uniti, ad esempio, è sorta la necessità di un impegno nazionale e governativo per far fronte al problema. Ora, dal mondo scientifico, arriva una novità che potrebbe in parte rivoluzionare la vita di chi soffre di obesità: una stimolazione non invasiva e indolore diretta al cervello dall’esterno, con una sonda appoggiata sulla testa, aiuterebbe a dimagrire, diminuendo le calorie ingerite da pazienti obesi. La tecnica innovativa è stata resa nota sulla rivista Obesity, ed è il risultato di un primo studio pilota condotto utilizzando una forma di ‘stimolazione magnetica transcranica’. E’ un trattamento non invasivo che negli Stati Uniti è già approvato per curare la depressione farmaco-resistente ed è in sperimentazione per molte altre patologie.

DIMAGRIRE IN INVERNOLa ricerca è stata anche presentata al meeting 2015 della Obesity Society, ed è stata condotta presso il Phoenix Epidemiology and Clinical Research Branch, negli USA. La stimolazione magnetica transcranica non è una tecnica nuova, ma è ormai in uso da anni in diversi gruppi di ricerca di tutto il mondo. Concretamente, viene applicato dall’esterno un campo magnetico indirizzato al cervello, e in particolare a una parte precisa della corteccia cerebrale. Il campo magnetico applicato modifica la normale attività della zona neurale bersagliata. Nel corso della sperimentazione, su nove pazienti obesi, gli esperti hanno sottoposto 5 dei pazienti a stimolazione trascranica e gli altri 4 a una stimolazione finta, il cosiddetto placebo, chiedendo loro di mangiare tutto ciò che ritenevano necessario da un distributore automatico di snack e merendine. Il risultato è stato evidente: i pazienti trattati con la stimolazione magnetica hanno ingerito almeno 700 calorie in meno, prendendo così meno peso dopo l’abbuffata. Secondo i ricercatori questo vuole dire che la stimolazione ha indotto a consumare meno cibo. Lo studio, sebbene sia ancora in una fase preliminare, potrà portare a dei buoni risultati: il prossimo passo degli studiosi sarà quello di riproporlo su un gruppo più vasto di pazienti.

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