Spazio: Lisa Pathfinder in orbita per preparare l’ascolto dell’Universo

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“La missione consiste nel testare le tecnologie della futura Lisa”

A breve, il 2 dicembre, Lisa (Laser Interferometer Space Antenna) Pathfinder verrà lanciata dalla base di Kourou nella Guyana Francese per iniziare la sua missione, un primo passo per poter creare un osservatorio di onde gravitazionali. Dopo il lancio, Lisa Pathfinder verrà portata su un’orbita a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra in orbita intorno al primo punto di Lagrange Sole-Terra, da dove comunicherà per 6-8 ore al giorno con gli scienziati.
Realizzare un osservatorio di onde gravitazionali nello spazio è un’impresa mai tentata prima. Dallo spazio è possibile vedere sorgenti grandi anche miliardi di volte il Sole, a distanza di miliardi di anni luce, cioè in un passato antico quanto l’Universo. Segnali enormi di cui si potranno studiare tutti i dettagli rivoluzionando astronomia, fisica delle interazioni fondamentali e cosmologia,” spiega ad askanews Stefano Vitale – ordinario di Fisica Sperimentale all’Università di Trento e membro del Trento Institute for Fundamental Physics and Applications dell’INFN – principal investigator della missione. “Le onde gravitazionali attraversano qualunque materia o energia, sono emesse da tutti i corpi, visibili e invisibili, e registrano i loro movimenti, quindi portano informazioni dallo Spazio profondo, sono messaggeri ideali per conoscere l’Universo, testimoni, ad esempio, di tremendi scontri tra buchi neri, in grado di giungere a noi da qualunque distanza. Riuscire a osservare queste onde sarebbe un po’ come mettere l’audio all’Universo. Immagini di essere in una giungla e di essere sordo, sarebbe colpito solo da ciò che riesce a vedere. Ma se poi fosse in grado anche di sentire i rumori di quella stessa giungla, allora magari sentirebbe il verso di un uccello nascosto, di un corso d’acqua distante. Insomma scoprirebbe una grande quantità di oggetti e presenze che ci sono – e magari sono anche la parte più interessante – anche se non si vedono. Ecco, l’effetto sarebbe un po’ questo“.
La missione consiste nel testare le tecnologie della futura Lisa. Alla distanza di 1,5 km dalla Terra, all’interno del modulo, insieme a sistemi studiati per eliminare le forze di disturbo diverse dalla gravità, due masse in lega di oro e platino, della dimensione di pochi centimetri e del peso di circa 2 kg, saranno lasciate in caduta libera e un sistema laser sarà pronto a registrare un loro spostamento. Ecco, il compito è dimostrare che null’altro, se non un’onda gravitazionale, può aver provocato quella vibrazione“.

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