Gli attacchi degli squali sono un vero problema in Austriali. Da oggi, grazie a dei droni, saranno sorvegliati e individuati per tempo
Per i surfisti e i bagnanti australiani il pericolo dovuto agli attacchi degli squali è costante, ma da oggi potranno stare un po’ più tranquilli. E’ stato dato il via, lungo le coste settentrionali del New South Wales, al progetto di sorveglianza costato 16 milioni di dollari, grazie al quale si potrà individuare la presenza degli squali utilizzando dei droni. Fino ad ora l’Australia ha fatto registrare un numero record di avvistamenti e si stima che siano stati circa 30 gli attacchi da parte di questi predatori dell’oceano.
Ma a partire da oggi, se un drone individuerà un possibile squalo nei pressi di una spiaggia balneabile, invierà un segnale a un satellite che trasmetterà un’allarme e un’immagine ai bagnini con la posizione GPS dell’animale. E la prossima settimana, ha annunciato il ministro del settore primario Niall Blair, saranno testate le nuove barriere dotate di esche al largo della città costiera settentrionale di Ballina, dove un giovane surfista locale è stato attaccato da uno squalo toro all’inizio di novembre. Dotate di un sistema in grado di avvertire immediatamente le autorità non appena uno squalo viene catturato, l’animale sarà subito etichettato, portato in alto maree poi rilasciato. “Non c’è un modo semplice per ridurre i rischi per i bagnanti e i surfisti”, ha detto Blair. “Ci stiamo impegnando a testare la migliore scienza disponibile, comprese le nuove tecnologie, per trovare una soluzione efficace per mantenere le nostre spiagge al sicuro”.