Un’altra famiglia è stata trasferita, a causa di un balcone pericolante di uno degli alloggi antisismici in cui 15.000 aquilani sono stati trasferiti dopo il terremoto del 2009
Non sembrano trovare pace i 15.000 abitanti dell’Aquila, che dopo il terremoto del 6 aprile 2009 sono rimasti senza casa e costretti a trasferirsi negli alloggi antisismici del progetto C.a.s.e. dell’Aquila. Dopo oltre un anno dal primo caso, vi è però un nuovo balcone pericolante e a rischio crollo. Da stamattina i tecnici e gli uomini della polizia giudiziaria del Corpo Forestale sono al lavoro nella new town di Cese di Preturo. Intanto, gli inquilini dell’alloggio sono stati trasferiti, per questioni di sicurezza, in altri alloggi vuoti. Il balcone è tra gli 800 già sequestrati in 494 appartamenti. Il sequestro è stato ordinato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale dell‘Aquila, dopo gli accertamenti della Procura della Repubblica, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria aperta dopo il crollo di un balcone dovuto alla costruzione di questo con materiale scadente, il 2 settembre 2014. L’inchiesta ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 37 persone, con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, frode nelle pubbliche forniture, falso in atto pubblico e crollo del balcone.