Severa ondata di maltempo in corso sulle coste libiche, forti temporali e rovesci continui fra la Cirenaica e la Tripolitania
Se sul bacino centrale del Mediterraneo l’anticiclone continua a troneggiare, con il suo carico di umidità nei bassi strati, poco più a sud, a ridosso delle coste libiche, l’isolamento di una “Upper Level Low”, incastrata lungo i margini più meridionali della struttura anticiclonica, sta producendo un marcato “forcing” convettivo che alimenta lo sviluppo di svariate “Cellule temporalesche”. Questa “Upper Level Low” si associa ad una “anomalia della tropopausa dinamica” posizionata proprio all’altezza della costa libica. Con il termine di “anomalia della tropopausa dinamica” si intende un’area con valori di vorticità potenziale sensibilmente differenti rispetto l’ambiente circostante.
Questo tipo di soggetti sinottici, molti noti in vicinanza di circolazioni depressionarie in fase di lento colmamento, traggono origine da ondulazioni della tropopausa e diventano positive se si presentano nella parte più alta della troposfera, ma vengono costituite da aria stratosferica. Interagendo con l’ambiente sottostante, specialmente nel periodo estivo in presenza di intense anomalie termiche positive indotte dall’intensa insolazione, queste “anomalie della tropopausa” possono fungere da innesco per l’instabilità convettiva, determinando l’attivazione di forti moti ascensionali che favoriscono la nascita e lo sviluppo dei fenomeni temporaleschi.
Come messo in evidenza dalle ultime animazioni dei satelliti si nota come alcuni di questi temporali, in fase di rapido sviluppo sul basso mar Libico, spiraleggiando attorno la circolazione depressionaria ben definita in quota, nella media troposfera, tendono ad impattare lungo le coste libiche della Tripolitania, investendo in pieno l’area compresa fra Misurata e la capitale Tripoli, dove sono in corso forti rovesci temporaleschi alternati a pause asciutte. Dopo aver interessato le coste della Tripolitania, con forti rovesci e locali nubifragi, capaci di causare allagamenti e “flash floods”, queste “Cellule temporalesche”, pur indebolendosi, tenderanno a spingersi verso il deserto Libico settentrionale. Tra i vari temporali in sviluppo sul mar Libico spicca un sistema convettivo a mesoscala, in fase di formazione nel tratto di mare davanti il Golfo della Sidra che nel corso delle prossime ore dovrebbe avvicinarsi alle coste libiche, apportando una nuova ondata di forte maltempo, con forti temporali e rovesci. Altre “Cellule temporalesche”, di dimensioni più modeste, si stanno formando anche in prossimità della costa della Cirenaica dove vengono segnali locali e brevi rovesci di pioggia, accompagnati da una discreta attività elettrica.
Poco più ad est di questa “Upper Level Low”, proprio lungo l’area di confine fra la Cirenaica e il vicino confine egiziano, si nota la presenza di uno spettacolare “thermal ridge”, ossia un promontorio termico prodotto da una avvezione calda evidenziata dal passaggio di una “Warm Conveyor Belt” localizzata sul bordo più orientale dell’ormai “Upper Level Low” posizionato ora nei pressi del Golfo della Sirte. Ad est di questo “thermal ridge”, al traverso del confine fra la Cirenaica e l’Egitto più occidentale, troviamo in azione un “thickness ridge” (promontorio prodotto dall’”avvezione di spessore”), ben evidenziata dalla circolazione oraria (anticiclonica) descritta dal “Warm Conveyor Belt”, che vede l’ammasso di nubi medio-alte muoversi seguendo i margini di questo promontorio, verso l’Egitto settentrionale e il mar di Levante.
Lungo l’area di confine fra il “thermal ridge” e il “thickness ridge” si viene a creare un’area di diffluenza del campo del vento nei medi strati caratterizzata da moti ascensionali che favoriscono lo sviluppo di annuvolamenti di carattere prevalentemente “avvettivo”. La convezione su quest’area viene fortemente inibita dalla presenza di aria piuttosto secca che dal deserto Libico risale in direzione del bacino orientale del Mediterraneo, con un ammasso di nubi stratiformi, del tutto avare di precipitazioni, che tende rapidamente a muoversi verso le coste della Palestina e di Israele.