Ambiente: “il 2015 si è concluso all’insegna dell’emergenza smog”

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Il dossier di Legambiente, mostrato durante la conferenza stampa svolta al Caffè Letterario Giubbe Rosse, in piazza della Repubblica, dichiara che “Il 2015 si è concluso all’insegna dell’emergenza smog. La maggior parte delle città toscane si è ‘svegliata’ ancora una volta, verso la metà di dicembre, con le centraline di fondo urbano e di traffico che registravano, quasi ininterrottamente, per due settimane, sforamenti del PM10 sopra il valore limite di 50 microgrammi per mc. Un limite che per legge non può essere superato più di 35 volte in un anno“. “La situazione media è decisamente migliorata e non possiamo che esserne felici – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – tuttavia proprio oggi che commentiamo dati tutto sommato lusinghieri, non possiamo dimenticare l’emergenza smog di dicembre. Tanti giorni consecutivi di alta pressione, di nebbia e di assenza totale di vento hanno creato solo poche settimane fa un cocktail micidiale da allarme sanitario. Il piano per prevenire la ‘Mal’aria’ in città è noto: cura del ferro nei trasporti pubblici locali, più reti ciclabili, più pedonalizzazioni nei nostri centri antichi; riscaldamento domestico a più alto tasso d’innovazione (pompe di calore, caldaie a condensazione, etc.); nelle attività industriali applicazione rigorosa del principio europeo del ‘chi inquina paga’, in vista di una progressiva riduzione dell’intensità emissiva delle nostre attività produttive“. L’emergenza smog è sempre dovuta alle polveri fini, che hanno un impatto considerevole sulla salute delle persone a causa della loro facile inalazione. In Toscana, situazioni critiche si sono registrate a Lucca e a Prato dove sono stati superati rispettivamente 52 e 42 giorni. In Toscana generalmente sono le stesse città a registrare alti livelli, insieme a Firenze, Pisa e Pistoia. Nonostante tutto, i dati mostrano che c’è stato un miglioramento per quello che riguarda l’ozono troposferico, che è responsabile del sorgere di diverse patologie cardio-respiratorie; vi è stato anche un miglioramento anche per quello che riguarda il biossido di azoto, tra i maggiori gas inquinanti. Queste emissioni sono prodotte dal traffico e dal riscaldamento domestico e vi è stato un netto miglioramento a Firenze, nota per per il suo negativo primato in materia.

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