Normalmente l’apparato urinario, composto da reni, ureteri e vescica, ha il compito di eliminare attraverso la produzione di urina alcuni prodotti di scarto e i liquidi in eccesso del nostro organismo. L’urina, prodotta dai due reni,passa attraverso dei piccoli tubuli(calici renali)nella pelvi renale e da qui nell’uretere per poi finire nella vescica,da dove viene eliminata mediante la minzione.
Il calcolo si forma quando alcune sostanze, normalmente presenti nell’urina, come sale di ossalato, acido urico,calcio-fosfato, raggiungono concentrazioni elevate rispetto ai loro valori normali e quindi possono formare cristalli che si localizzano nel rene o nel sistema urinario. Questi cristalli, gradualmente, aumentano di dimensioni, formando un calcolo che può o migrare attraverso il tratto urinario ed essere espulso con le urine, oppure, nelle forme più grav, i può portare al blocco del sistema di deflusso urinario(calcoli ostruenti). I calcoli possono essere costituiti da ossalato di calcio (i più frequenti) ma anche da acido urico, fosfato di ammonio e magnesio(struvite) e più raramente da cistina.
FATTORI DI RISCHIO: I calcoli renali colpiscono maggiormente il sesso maschile, nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 50 anni. Tra i fattori di rischio: predisposizione ereditaria genetica alla calcolosi renale (es. presenza di un difetto congenito nel reme), razza bianca o asiatica, disidratazione, diarrea cronica, iperidrosi, acidità delle urine (PH inferiore a 5), disordini metabolici (ipertiroidismo e iperparatiroidismo, ma anche obesità), clima caldo e secco, abuso di alcuni medicinali o utilizzo eccessivo di integratori a base di sali minerali e vitamine.
SINTOMI: Mentre i calcoli renali di piccole dimensioni sono spesso asintomatici (“silenziosi”), quelli di grosse dimensioni producono i seguenti sintomi: intenso dolore nella parte inferiore o laterale dell’addome e, a volte, all’inguine, agitazione o incapacità a mantenersi fermi, nausea, sangue nelle urine, urina scura o con un forte odore, bruciore nell’urinare, sensazione di dover urinare continuamente anche se non vi è necessità di farlo, brividi corporei e temperatura che raggiunge i 38°C.
DIAGNOSI: Oltre alla presenza di sangue nelle urine, i calcoli renali si diagnosticano mediante: ecografia (che identifica le possibili dilatazioni del rene e delle vie urinarie o la presenza stessa dei calcoli nelle cavità renali), radiografia, urografia o pielografia, esame più sofisticato che impiega un mezzo di contrasto per localizzare con precisione la posizione e la natura del calcolo, la TAC spirale, l’esame più risolutivo, necessario quando le precedenti tecniche diagnostiche danno adito a dubbi. CURA: Se il dolore è moderato e il medico ritiene che il calcolo scompaia da solo, è consigliabile bere molta acqua e urinare spesso, bevendo una quantità d’acqua sufficiente a mantenere le urine chiare. Per attenuare il dolore temporaneamente, il medico può prescrivere farmaci antinfiammatori non steroidei, analgesici, antispastici .
Se i calcoli non scompaiono con questo tipo di trattamento, è necessario l’intervento chirurgico. Le soluzioni chirurgiche comprendono: Litotrissia extracorporea ad onde d’urto (ESWL), in cui le onde d’urto frantumano le pietre in piccoli pezzi che poi sono espulsi attraverso le urine. Durante questo intervento, si può essere immersi parzialmente in una vasca d’acqua o giacere su un cuscino morbido. Il calcolo frantumato si espelle nelle urine sotto forma di renella, cioè formazioni solide molto piccole, grandi circa come un granello di sabbia.
La Nefrolitotrissia percutanea, invece, si utilizza quando la ESWL non è efficace o la pietra è molto grande. Durante questa procedura, il chirurgo inserisce un sottile telescopio nel rene attraverso una piccola incisione nella schiena asportando le pietre direttamente o dopo averle frantumate. L’ureteroscopia si utilizza, generalmente, per rimuovere i calcoli nell’uretere. In questa procedura il chirurgo inserisce un tubo telescopico molto sottile, chiamato uretroscopio, nel tratto urinario, fino a raggiungere il calcolo renale. In seguito utilizza degli strumenti per l’asportazione della pietra oppure con il laser o gli ultrasuoni frantuma il calcolo. Nella cd chirurgia a cielo aperto: in questa operazione, il chirurgo effettua un taglio sul lato dell’addome colpito per raggiungere il rene e asportare le pietre. Oggi questa chirurgia si esegue raramente.
PREVENZIONE: La prevenzione dei calcoli renali passa, in primis, per una corretta alimentazione consumando 2-3 litri di acqua nelle 24 ore, da distribuire nel corso di tutta la giornata, anche nelle ore notturne, in caso di risveglio. Da limitare le bevande alcoliche e zuccherate, riducendo l’apporto di sale al minimo nella preparazione e nella cottura dei cibi, evitando cibi in scatola, in salamoia, essiccati o affumicati. Dopo aver analizzato il tipo di calcoli verso i quali siete predisposti, il medico può prescrivervi la cura preventiva più adeguata. Tenete sotto controllo il peso, rendendo più attivo il vostro stile di vita: evitate la sedentarietà, andando a lavoro a piedi, in bici o parcheggiando lontano, fate le scale a piedi e non in ascensore, praticate attività fisica almeno 3 volte a settimana (di tipo aerobico e anaerobico), non fumate.