Costa Concordia: il forte vento non ferma le celebrazioni

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Il 13 gennaio 2012, la Costa Concordia naufragò al largo dell’Isola del Giglio causando la morte di 32 persone. Quella notte il mare era calmo e silenzioso, oggi a cinque anni di distanza il forte vento di maestrale ha rischiato di impedire le celebrazioni. La ricorrenza è stata istituita dal sindaco Sergio Ortelli, ma oggi le celebrazioni hanno subito delle modifiche a causa delle avverse condizioni del tempo. La messa doveva svolgersi nella chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano, che quella notte ospitò diversi naufraghi infreddoliti e impauriti. Per questo motivo, il vescovo Giovanni Roncari ha celebrato la messa a Porto Santo  Stefano a cui hanno partecipato il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, i rappresentanti di Costa Crociere e le forze del soccorso organizzato.

LaPresse/Andrea Sinibaldi
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 “Quella notte di quattro anni fa non potremo mai dimenticarla, ha segnato in modo indelebile il Paese e, con esso, anche il sistema di protezione civile” ha detto Fabrizio Curcio. “La proposta del sindaco Ortelli di istituire la giornata delle vittime della Concordia – ha aggiunto – credo sia un altro, importante segno per aiutare la nostra memoria a non sbiadire, a ricordare le 32 vittime del naufragio e il sub spagnolo che ha perso la vita nel corso delle operazioni per la rimozione della nave“. I giglesi, appena il tempo si è placato, hanno voluto ricordare le vittime. “Mi ricordo quei giorni certe facce che sono state importanti, ognuna a suo modo – ha detto il parroco don Lorenzo Pasquotti che quella notte apri’ la chiesa – Alcune di quelle persone ci hanno scritto per far sentire di essere vicini. E questo anniversario ci accomuna ancora una volta tutti“.

LaPresse/Andrea Sinibaldi
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Nella chiesa dei Santi Lorenzo e Mamiliano il ricordo rimane vivo grazie all’esposizione dei salvagente di alcuni naufraghi, il crocifisso, il bambin Gesù e la statua della Madonna della cappella della Concordia. Nella chiesa è stato esposto anche il gonfalone del Comune decorato della medaglia d’oro al merito civile pere i soccorsi prestati. Tra i partecipanti anche il comandante Gregorio De Falco. “A quattro anni di distanza, possiamo concretamente dire di avere finalmente voltato pagina, di avere scritto la parola “fine” rappresentata dalla risoluzione definitiva di una vicenda assurda a cui ancora oggi facciamo difficolta’ a credere“, ha detto il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli.”Grazie all’impegno di tutti, – ha concluso Ortelli – abbiamo salvato il mare e i fondali da una potenziale sciagura ambientale. Adesso e’ giunto il momento di sostenere l’Isola del Giglio ed i suoi abitanti che non possono rimanere gli unici a pagare il costo sociale di una vicenda sulla quale loro non hanno responsabilita‘”. La giornata è stata chiusa da una fiaccolata silenziosa al molo, dove è collocata la lapide e dal suono delle imbarcazioni nel momento dell’impatto.

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