Libia, catastrofe ambientale e umanitaria a Ras Lanuf: un disastro di fronte l’Italia [FOTO]

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A Ras Lanuf si sta consumando una “tragedia umanitaria e ambientale”. E’ quanto denuncia la National Oil Corporation (Noc) libica, in un comunicato diffuso da Tripoli dopo l’attacco, attribuito all’Is, contro installazioni petrolifere nella zona. “Stamani all’alba nuovi scontri armati nella zona di Ras Lanuf hanno causato danni diretti nell’area delle cisterne, provocando un incendio alle cisterne stesse, piene di greggio – si legge nella nota in arabo pubblicata sul sito web della Noc – L’incendio ha causato colonne di fumo molto intenso, che hanno coperto tutta l’area e anche il crollo dei tralicci che alimentavano l’area abitata e la zona industriale”.

attacco-isis-petrolio-ras-lanuf-libia-orig_main“La situazione adesso a Ras Lanuf è disastrosa a causa della tragedia ambientale – prosegue il comunicato – Tra chi vive nell’area si rischiano casi di soffocamento”. La nota sottolinea come la “popolazione sia terrorizzata”. La Noc afferma di aver “cercato di scongiurare nelle due settimane passate questo disastro o limitarne i danni” e riferisce di una “operazione di svuotamento delle cisterne per immagazzinare il greggio in siti alternativi più sicuri o esportarlo”.

093725549-786dde66-b10f-456f-b632-577fbcadc904 Nel comunicato si afferma che “a questo scopo erano stati preparati mezzi di trasporto verso il porto di Ras Lanuf, ma – si legge – l’ostinazione e il rifiuto del capo dell’apparato di guardia degli impianti petroliferi ha impedito il completamento dell’operazione di svuotamento e quindi non è stato possibile evitare la tragedia odierna”. Nella nota la Noc assicura che “la tragedia” viene “seguita a tutti i livelli” e che “l’unità di crisi della zona di Sidra e Ras Lanuf sta seguendo quanto accade in collaborazione con le compagnie petrolifere presenti nell’area e con il consiglio di amministrazione della Noc, convocato in seduta permanente”.

093725271-4f269ec6-5470-49ed-9913-65ab15e5d82dL’attacco di sospetti militanti dello Stato Islamico ad alcuni stabilimenti petroliferi ha causato incendi in quattro serbatoi di stoccaggio del terminal di Ras Lanuf. Lo ha annunciato il presidente della National Oil Corporation, Mustafa Sanalla. Il terminal, chiuso dal dicembre 2014, rimarrà chiuso per “un lungo periodo di tempo” a causa dei danni di questo e di precedenti attacchi, ha spiegato Sanalla. Negli incendi causati dagli scontri a Ras Lanuf, è stato perso circa 1 milione di barili di petrolio.

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