Microcefalia: aumentano i casi, ma siamo certi che sia colpa del virus Zika?

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Aumentano in Brasile i bambini nati con microcefalia e probabilmente ve ne saranno di altri a causa del diffondersi del virus Zika soprattutto in America Latina e nei Caraibi. Purtroppo la diagnosi di questa particolare patologia arrivano a metà della gravidanza e non è ancora possibile determinare con certezza le cause. Al momento, negli Stati Uniti, sono 25 mila i bambini che ricevono questa diagnosi. La microcefalia comporta che la testa del bambino abbia una dimensione anomala, molto spesso perché i genitori presentano un cranio più piccolo del normale. “Di per sé, non significa necessariamente un problema neurologico“, ricorda Marc C. Patterson, neurologo pediatrico al Mayo Clinic Children’s Center di Rochester (Minnesota). Tra le conseguenze vi è la possibilità di avere alcuni danni cerebrali importanti. Purtroppo la gravità del caso può essere diagnosticata solo alla fine del secondo trimestre. Infatti, tanti genitori scoprono la malformazione del proprio bambino solo quando questi è nato quando viene misurata la testa del neonato. Negli Stati Uniti, l’aborto è legale solo tra la 24° settimana e la 26°. Purtroppo è difficile per i genitori prendere una decisione così importante e per i medici diagnosticare degli effetti di cui ancora non conoscono le caratteristiche. Purtroppo le prognosi sono molto diverse. Infatti, alcuni presentano dei deficit mentali altri delle disabilità o altri hanno difficoltà a comunicare o a mangiare. Le donne incinte malnutrite con diabete o alcoliste rischiano di avere figli microcefali. Questa patologia potrebbe svilupparsi anche dopo la nascita o in alcuni neonati a cui è mancato l’ossigeno durante il travaglio o ancora potrebbe essere causata da infezioni come toxoplasmosi, rosolia e citomegalovirus. Al momento non si conoscono cure in grado di far tornare la testa dei bambini normali, ma alcuni di loro presentano gravi malformazioni come: perdita di tessuto cerebrale, pieghe del cervello lisce e depositi di calcio e il cervello più piccolo.

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