Archeologia: l’UE punta sul progetto italiano ARIADNE

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Nei giorni scorsi il Forum Europeo sulle Strategie per le Infrastrutture di Ricerca (ESFRI), ha pubblicato la nuova Roadmap, già approvata lo scorso dicembre. All’interno di questo documento, importante perché detta le future direzioni che l’Europa intraprenderà nel campo della ricerca, il progetto ARIADNE, coordinato dal prof. Franco Niccolucci del laboratorio VAST-LAB del PIN di Prato, ha ricevuto un meritato riconoscimento. ESFRI ha infatti identificato ARIADNE come il network che ha soddisfatto il vitale bisogno di integrazione dei dati, sviluppando una infrastruttura per la gestione dei dati archeologici a livello europeo. Attraverso il suo portale (portal.ariadne-infrastructure.eu) ARIADNE offre a tutti i ricercatori la possibilità di accedere a una enorme quantità di informazioni sulle risorse archeologiche messe a disposizione in tutta Europa dai partner che costituiscono il Consorzio. Oltre alla varietà di contenuti scientifici che vanno dai report di scavo, database di monumenti e siti archeologici alle collezioni di immagini 2D e 3D, ARIADNE offre anche servizi per trovare risorse digitali con ricerche per soggetto, per ambito spaziale e temporale. Altri servizi in corso di sviluppo permetteranno, inoltre, la visualizzazione di singoli oggetti all’interno di ambienti virtuali. Per queste caratteristiche il progetto ARIADNE, insieme al progetto IPERION CH e ad altre comunità scientifiche, è candidato a costituire una nuova infrastruttura permanente di ricerca sulla scienza del patrimonio culturale, chiamata E-RIHS.

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