Fumo, l’esperto: “Meno fumatori grazie alle sigarette elettroniche”

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Notizie positive sull’uso delle sigarette elettroniche arrivano dall’Inghilterra. Per la Public Health England (PHE) (Agenzia del Dipartimento della Salute della Gran Bretagna) la loro diffusione è cresciuta nettamente negli ultimi cinque anni. Adesso sono utilizzate dal 35% dei fumatori che sta cercando di smettere. Nello stesso tempo le percentuali di tabagisti, tra gli adulti e i giovani, sono in costante riduzione. Secondo le autorità sanitarie d’Oltremanica questi dispositivi stanno quindi contribuendo concretamente all’obiettivo di ottenere una generazione libera dal tabacco entro il 2025. “E’ un’ulteriore conferma che grazie alle e-cig possiamo contrastare in modo efficace il fumo – afferma il prof. Umberto Tirelli del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (PN) -. L’uso di gomme da masticare o cerotti a base di nicotina ha fallito in tutto il mondo. Il vantaggio principale delle sigarette elettroniche rispetto agli altri metodi è che mantengono la gestualità. Inoltre non provocano la combustione di tabacco e carta e quindi nemmeno la produzione di decine di sostanze fortemente cancerogene”.

Per chi non riesce proprio a smettere con le sigarette tradizionali è opportuno suggergli di passare a quelle elettroniche – sottolinea il prof. Tirelli -. Come hanno già evidenziato numerosi studi scientifici i vantaggi per la salute e il sistema sanitario nazionale sono notevoli. Il tabacco è infatti responsabile ogni anno di circa il 30% di tutte le morti. Solo nel 2015 ha provocato oltre 100mila nuovi tumori solo in Italia. Sono numeri davvero spaventosi che possono essere migliorati anche grazie alle e-cig. Le Istituzioni sanitarie del nostro Paese hanno invece mostrato fin dall’inizio forte scetticismo. L’esempio che ci arriva dall’Inghilterra e che la diffusione di questi dispositivi può essere un buon “antidoto” al consumo di prodotti a base di tabacco. Imporre nuovi divieti o prevedere speciali tasse o accise su questi prodotti non porterà alcun beneficio all’intera collettività – conclude Tirelli -. Infine ricordiamo che non fumare è, e rimane, una delle principali regole di prevenzione del cancro. Ma considerando la difficoltà di recidere la dipendenza da nicotina, se non si riesce a smettere, si possono provare le sigarette elettroniche che non sono cancerogene”.

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