Si chiamano esperienze allucinatorie post lutto e, secondo quanto appurato da un team di scienziati italiani, non sarebbero un fenomeno raro. Vedere persone care che non ci sono più o sentirne l’odore, la presenza in casa, la voce, è un fenomeno che accomuna circa il 60% delle persone rimaste vedove, che addirittura vedrebbero sempre più spesso il proprio defunto seduto su una vecchia sedia.
A rivelare le percentuali i ricercatori del Dipartimento di scienze della salute dell’università degli Studi di Milano che dopo anni di innumerevoli studi hanno dichiarato:“L’evidenza suggerisce una prevalenza sorprendentemente elevata di esperienze allucinatorie post lutto – che va dal 30% al 60% – tra i soggetti vedovi, dando consistenza e legittimità a questi fenomeni”.
I risultati degli studi condotti sono prontamente rimbalzati sulle testate giornalistiche nazionali e internazionali, ma gli esperti con riguardo precisano che “sono necessari ulteriori studi per aumentare l’affidabilità di questi risultati e perfezionare i confini tra esperienze fisiologiche e patologiche”.
Le esperienze allucinatorie post lutto sono esperienze sensoriali anormali e vengono spesso riportate da persone senza una storia di disturbi mentali alle spalle. I contorni del fenomeno restano incerti, anche se in linea generale non viene considerato di per sé patologico.
I ricercatori sottolineano inoltre che spesso chi vede o sente in vari modi il proprio partner scomparso tende a non raccontarlo; molto pesa la paura che tutto questo possa essere scambiato per un disturbo mentale.
Ma non solo gli italiani si sono focalizzati sul delicato tema: Jacqueline Hayes, studiosa dell’University of Roehampton ha condotto interviste con varie persone di tutte le età che hanno perso partner, genitori o figli, ma anche amici. Persone che, racconta, “riferiscono visioni, voci, sensazioni tattili, odori e qualcosa che si potrebbe definire come un senso di presenza che non è necessariamente correlato ai 5 sensi”.
“Ho scoperto – racconta l’esperta – che queste esperienze possono a volte essere ‘guaritive’ o ‘trasformative’ e per esempio si sente la persona amata chiedere scusa per qualcosa che è accaduto, mentre altre volte è in primo piano la perdita e il dolore”. Anzi addirittura “sarebbe strano se l’interazione” con il proprio amato, “che è parte della vita quotidiana, improvvisamente si fermasse“.