Il segretario questore del consiglio regionale, Giuseppe Graziano, chiederà formalmente al governatore Oliverio, attraverso un’apposita interrogazione consiliare, di riconoscere lo stato di calamità naturale per le zone del cosentino colpite dal maltempo nel periodo tra il 12 ed il 20 marzo: “Il governo regionale dichiari subito lo stato di calamita’ per le zone interessate dal nubifragio nell’alto Jonio cosentino. Il comparto agricolo cosi’ come anche la maggior parte delle strade e delle infrastrutture della costa e delle aree montane, hanno subito danni ingenti. Buona l’attivita’ di prevenzione avviata lo scorso anno dagli uffici regionali per mettere in sicurezza alcune aree a rischio frane, ma non sicuramente sufficiente ad evitare pericoli per la popolazione. La piena dei torrenti Ferro e Falce, che in alcuni punti sono anche tracimati, sono la testimonianza che c’e’ ancora tanto da fare sulla manutenzione dei fiumi soprattutto per quanto riguarda la pulizia degli alvei e la messa in sicurezza degli argini. Ancora una volta, siamo costretti a raccogliere il grido di dolore dei cittadini calabresi e degli agricoltori che hanno visto andare in fumo lavoro e sacrifici di un anno“. “Nelle ultime ore sto raccogliendo il grido d’allarme di numerosi cittadini e agricoltori del comprensorio dell’Alto Jonio cosentino-Pollino a causa degli ingenti danni provocati dalla pioggia caduta abbondante negli ultimi giorni. Stamani ho avuto modo di constatare personalmente i disagi e le criticita’ emerse, soprattutto a causa delle frane e dello straripamento di alcuni torrenti che hanno invaso centinaia di ettari di terreno agricolo coltivato e diverse strade interne poderali, molte delle quali rimangono l’unica via di collegamento tra i centri abitati del versante montuoso. La preoccupazione e’ tanta perche’ la fase di allerta meteo non sembra del tutto terminata e si prevedono piogge anche nei prossimi giorni, con il rischio che i danni possano accentuarsi. Al danno materiale si aggiunge anche il danno economico dei coltivatori e produttori d’agrumi che, particolarmente nell’area di Amendolara, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Oriolo e Rocca Imperiale erano in piena attivita’ di coltivazione di orti, vitigni e dei caratteristici limoneti autoctoni. La cui campagna e’ andata quasi del tutto distrutta a causa delle violenti piogge e delle grandinate.”
“E’ necessario che il governo regionale si faccia carico dei grandi disagi e dei terribili effetti del maltempo, che purtroppo negli ultimi anni sono all’ordine del giorno in questo vasto comprensorio, e dichiari lo stato di calamita’. Cosi’ da consentire, soprattutto al mondo dell’agricoltura, di poter ripartire e continuare ad essere il motore trainante dell’economia dell’area ionica cosentina“.