Le autorità del Nepal hanno deciso di prolungare i permessi di scalata a tutte le spedizioni sull’Everest annullate nel 2015 a seguito delle valanghe causate dal terremoto del 25 Aprile. A comunicarlo è il ministero del Turismo. “Complessivamente 103 team hanno dovuto cancellare le loro spedizioni, così ci saranno più di 700 scalatori a cui dovremmo estendere il permesso. Tra questi, ve ne erano 357 che riguardavano l’Everest“, ha spiegato il funzionario del Dipartimento di alpinismo nepalese Gyanendra Shrestha alla Dpa. L’anno scorso circa 20 scalatori sono morti dopo una valanga causata dal sisma di magnitudo 7.8 che aveva colpito il Nepal investendo il campo base dell’Everest.
Fra le circa ottomila vittime, i trentini Renzo Benedetti, Marco Pojer ed Oskar Piazza e la marchigiana Gigliola Mancinelli. La vetta dell’Everest è aperta da metà maggio fino alla fine del mese. Ma la preparazione per l’arrampicata comincia mesi prima, con gli Sherpa che iniziano da marzo a trasportare rifornimenti fino alla montagna per preparare le spedizioni. La scorsa settimana si è attrezzato il ghiacciaio del Khumbu con corde e scale. Per i permessi di arrampicata ogni scalatore paga 11.000 dollari.