“E’ stato un miracolo“, così Ivan Renzi, 26 anni, parla del ritrovamento della nonna e della nipotina uscite ieri pomeriggio per una passeggiata e delle quali si erano perse le tracce. Lui è uno dei volontari impegnati nelle ricerche, che per ritrovare le due disperse hanno seguito le deboli tracce lasciate dalle ruote del passeggino della piccola. E’ lui che ha accompagnato carabinieri e vigili del fuoco con un fuoristrada fino alla zona del ritrovamento. “Ma molto si deve alla tenacia del maresciallo dei carabinieri di Figline Valdarno, Nello Fasciolo. E’ lui che non ha voluto mai mollare. E’ un grande uomo“, racconta il giovane. La svolta stamani verso le 5.30. “Il maresciallo mi ha chiamato e mi ha detto che c’erano delle tracce di ruote su un sentiero sopra Reggello, a Pontifogno. L’ho raggiunto con l’auto e insieme a lui e ai vigili del fuoco abbiamo percorso il sentiero in salita: il maresciallo lo ha fatto quasi tutto a piedi per seguire le tracce che però erano rare. La terra è secca e le impronte delle ruote c’erano solo vicino a qualche rigagnolo e di due piccoli corsi d’acqua che evidentemente la signora ha guadato spingendo la carrozzina“. Traccia dopo traccia fino dove il sentiero in salita finisce, e con esso le impronte. “Non sapevamo che fare, io stavo per arrendermi, ma il maresciallo insisteva: ‘Da qualche parte deve essere andata’, diceva. E ci siamo messi carponi, per vedere se ci fosse qualche traccia, un po’ di terra smossa. Così ci siamo avventurati nel bosco, ancora in salita, fino a quando il maresciallo che era davanti ha urlato per richiamare la nostra attenzione. Aveva trovato la piccola. Più in basso c’era la nonna. Vicino c’era il passeggino. Devono essere cadute dopo essere entrate per almeno 500 metri nel bosco e scivolate nel canalone. Io sono tornato in auto fino a dove era possibile usare il cellulare e ho chiamato i soccorsi. Poi sono tornato su con un’altra auto e insieme, con la bambina, siamo scesi fino a dove c’era l’elicottero del 118. Anche io ho avuto bisogno dei sanitari: il cuore non smetteva di battere“.
Una notte intera di ricerche, dunque, un paese mobilitato insieme alla protezione civile. La nonna di 63 anni, e la nipotina di 18 mesi sono state dunque ritrovate, ma la bimba è ancora gravissima. E’ ricoverata da stamattina nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, e i medici stanno supportando le sue funzioni vitali in emergenza. Una notte al freddo, in fondo a un canalone, dove è finita insieme alla nonna, hanno provocato alla piccola un’ipotermia importante per il suo fisico minuto, che ha scatenato complicanze notevoli. In un altro ospedale c’è la nonna, con un trauma cranico e ferite da caduta da cui potrà guarire, più un forte stato di choc che le impedisce di ricostruire con lucidità l’accaduto. Le condizioni della piccola, secondo quanto si apprende dal Meyer, restano gravissime e nel corso della giornata il quadro clinico non è cambiato.