“In Italia abbiamo circa 35000 beni culturali esposti a rischio frane. Moltissimi beni culturali sono stati danneggiati nei soli terremoti dell’Umbria – Marche, Molise – Puglia, Abruzzo ed Emilia – Romagna. Più di 7.000.000 di italiani sono in aree ad elevato rischio idrogeologico e poi ci sono edifici pubblici come ospedali e scuole in aree ad elevato rischio sismico ed idrogeologico“. Lo ha affermato Vincenzo Morra, Dipartimento Scienze della Terra dell’Università Federico II di Napoli. “Più di 200 miliardi di euro spesi negli ultimi 70 anni per inseguire le emergenze e quasi nulla è stato speso in prevenzione. Contemporaneamente abbiamo avuto una grande contrazione delle Scienze della Terra – ha proseguito Morra – con i Dipartimenti che sono passati da ben 34 ad 8 con la riforma Gelmini. Negli ultimi 15 anni i geologi nelle Università italiane sono diminuiti di oltre il 25%. Invece noi possiamo fare PIL e creare un Italia moderna, un Paese dove non si possa avere paura di un terremoto, un’ Italia che possa utilizzare la ricchezza geologica, dove i vulcani possano essere visti come risorsa turistica e magari energetica, dove il territorio sia occasione di benessere e sviluppo. Un Paese moderno sarà possibile averlo solo con la prevenzione dai georischi e la prevenzione è nel gene dei geologi. Il 17 marzo in conferenza stampa a ROMA, presso la sede della Stampa Estera, faremo il quadro della situazione per quanto riguarda i georischi e soprattutto lanceremo un progetto innovativo per le Scienze della Terra e lo faremo con personalità di grande rilievo“.
Ci sarà il caso lampante della Costiera Amalfitana famosa nel mondo con un’alta percentuale di rischio idrogeologico e siti di notevole importanza danneggiati dal dissesto. Sarà forte ed importante la voce dei sindaci in una conferenza stampa alla quale parteciperanno esponenti di rilievo della comunità scientifica e delle istituzioni.
I georischi visti dallo spazio – La fragile Italia – vulcani – terremoti – frane – beni culturali,DOMANI Giovedì 17 Marzo alle ore 10 e 45 presso la sala conferenze della STAMPA ESTERA a Roma in via dell’Umiltà, i geologi illustreranno nel dettaglio lo stato dell’arte del Pianeta con particolare riferimento ai georischi esistenti in Italia dai vulcani, con Campi Flegrei, Vesuvio, al dissesto idrogeologico che sta duramente colpendo siti culturali e naturali famosi nel mondo. Interverranno il neo Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto, il Presidente dei Geologi della Campania, Francesco Russo, il sindaco di Minori, Andrea Reale, il Presidente della Società Geologica Italiana, Elisabetta Erba, il Coordinatore Nazionale dei Corsi di Laurea in Geologia, Sandro Conticelli, il professore Vincenzo Morra del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli,
IL 7 Aprile sarà proprio la Costiera Amalfitana ad ospitare la comunità scientifica che lancerà un forte allarme sullo stato delle Scienze della Terra in Italia.
DATI, STUDI, RICERCHE IMPORTANTI non mancheranno anche nel corso della conferenza stampa del 17 Marzo a Roma.