Il bilancio è tragico: sei morti e un ferito. Ed è ancora provvisorio. La valanga avvenuta stamattina in Valle Aurina, è stata improvvisa e letale, ma non è la prima volta che accade un evento simile. Si tratta solo dell’ultima di una serie di tragedie avvenute sulla neve e sulle piste da sci. Ecco alcuni dei precedenti più recenti. Il 27 febbraio 2016, tre alpinisti restano feriti dopo essere rimasti travolti da una slavina e trascinati per circa 300 metri. Accade nella zona del Grignone – Grigna Settentrionale, in prossimità della Parete Fasana, in provincia di Lecco. Il 13 febbraio 2016 un escursionista viene travolto da una valanga sotto la croce di Racines, in provincia di Bolzano. Muore dopo qualche giorno per le gravi ferite riportate. Un’altra persona, un 34enne che stava facendo snowboard fuoripista, è morta travolta da una valanga a Madesimo, in provincia di Sondrio. Il 2 maggio 2015, invece, sono quattro gli scialpinisti austriaci travolti da una valanga in Val Martello, che centra in pieno una comitiva. Il bilancio è di un morto e tre feriti. Il 2 aprile 2015 un turista tedesco muore in Val Viola, in Alta Valtellina, in provincia di Sondrio, travolto da una valanga mentre fa scialpinismo. E ancora il 27 marzo 2015 è stato di due morti e un ferito, non in pericolo di vita, il bilancio di una valanga che si stacca dal Monte Terra Nera, circa 3000 metri di quota, nel vallone di Thures a Cesana Torinese in alta Val di Susa. Infine, il 1 marzo 2015 una slavina si stacca dal monte Cristallo in Val Fonda nel bellunese tra Misurina e Carbonin. Vengono coinvolti tre sciatori. Due moriranno per le ferite riportate.
Enorme valanga in valle Aurina, almeno 10 sciatori travolti: recuperati 6 morti, un ferito [LIVE]