Arriva un farmaco antivirale ad ampio spettro d’azione in grado di sconfiggere il virus Zika nei topi. La molecola conosciuta come BCX4430 è nata nei laboratori dell’azienda BioCryst Pharmaceuticals ed i risultati sono stati presentati durante il meeting organizzato dall’Oms ed in corso a Ginevra. Lo studio è stato condotto alla Utah State University, nell’ambito dell’Animal Models of Infectious Disease Program del National Institute of Allery and Infectious Diseases, parte degli Nih statunitensi. Il farmaco è stato somministrato per via intramuscolare a topi immunodepressi infettati dal virus. La somministrazione avveniva 2 volte al giorno per 4 ore prima dell’esposizione al virus e per gli 8 giorni consecutivi.
Sui roditori sono state testate 2 dosi della molecola, che è stata confrontata con placebo o ribavirina con l’obbiettivo di valutare la sopravvivenza degli animali a 28 giorni. Degli 8 topi curati con una dose standard, sono 7 coloro che arrivano vivi al 28esimo contro nessuno dei roditori che avevano ricevuto la dose bassa di BCX4430. Questo è un inibitore dell’enzima Rna polimerasi Rna-dipendente, proteina chiave nel processo di replicazione virale. Il composto è arrivato agli studi di fase clinica I, su volontari sani, dopo che nei test preclinici ha prodotto benefici in termini di sopravvivenza contro diversi agenti patogeni tra cui l’Ebola, il virus Marburg e la febbre gialla. Dal settembre 2013, il Ninaid Usa ha supportato lo sviluppo della molecola come candidato farmaco contro Ebola e Marburg. Nel marzo 2015 la Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda), interna allo Us Department of Health and Human Service’s Office dell’Assistant Secretary for Preparedness and Response (Aspr) ha concesso alla BioCryst un contratto che prevede ulteriori finanziamenti fino a 35 milioni di dollari per proseguire nello sviluppo di BCX4430 come possibile trattamento contro i filovirus.