Ambiente: Giornata Mondiale della Terra, focus ENEA sui temi post-COP21

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A causa di disastri ambientali provocati dal cambiamento climatico, dal 2008 al 2014 sono oltre 157 milioni le persone che hanno dovuto lasciare le loro zone d’origine. E, secondo le stime dell’International Organization of Migration, potrebbero arrivare fino a 1 miliardo nei prossimi 40 anni. È uno dei temi affrontati dalla storica rivista ENEA Energia, Ambiente e Innovazione nel numero monografico “Dopo la COP 21, nuove proposte sul clima”, in uscita oggi alla vigilia della Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile.

Dodici i temi affrontati, che propongono un approccio integrato agli aspetti economici, sociali ed ambientali della questione climatica che, proprio domani a New York, nella sede dell’Onu, vede la cerimonia di inizio della procedura di ratifica da parte degli Stati dell’Accordo sul clima raggiunto a Parigi lo scorso dicembre. L’accordo entrerà in vigore 30 giorni dopo la ratifica da parte di almeno 55 Paesi, che complessivamente producano almeno il 55% delle emissioni globali.

Con questo primo numero del 2016 l’ENEA apre al nuovo corso della rivista che punta su un prodotto monografico, nuova veste grafica, cadenza trimestrale, disponibilità online – ha dichiarato Gaetano Borrelli, direttore della rivista Energia, Ambiente e Innovazione.

Nel nuovo numero della rivista un’attenzione particolare è dedicata allo scenario internazionale, con l’intervista a Herman E. Ott del “Wuppertal Institute for Climate, Environment and Energy”, le politiche climatiche di Colombia e India e gli scenari della “Deep Decarbonization”, anche del Sudafrica, mentre nella rubrica “Punto e Contropunto”, spazio ad opinioni e punti di vista differenti con due esperti internazionali a confronto sul tema del clima.

Dopo l’analisi dell’Accordo sul Clima di Parigi, curata direttamente dai delegati ENEA al Summit e la correlazione tra cambiamenti climatici e aumento dei flussi migratori, la nuova rivista passa in rassegna le altre tematiche dello sviluppo sostenibile che vanno dalle opportunità dello sfruttamento delle acque reflue per la gestione energetica e la produzione di materie prime seconde, all’economia circolare; dai progressi nella previsione e mitigazione alla modellistica climatica; dalla biodiversità a rischio nel Mediterraneo alle nuove tecnologie per l’osservazione del clima; dalle previsioni dell’impatto delle variazioni del livello del mare sulle coste alle implicazioni dell’aumento della temperatura globale sull’area mediterranea; dalle proiezioni climatiche sulle ondate di calore agli effetti dei cambiamenti climatici in agricoltura.

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