Bellezza: boom di richieste di depilazione totale tra gli uomini

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Dieci anni fa era un chiodo fisso in ‘rosa’, oggi ossessiona uomini e donne senza distinzione di genere. La moda ‘no hair’ si fa strada a colpi di icone. Basta guardare all’evoluzione di film cult: anche l’intramontabile James Bond ha cambiato volto, colore di capelli. E ‘petto’: prima a stregare le donne era quello villoso di Sean Connery, oggi quello totalmente glabro di Daniel Craig. Dal mondo di celluloide alla vita reale il salto è breve. Ed è così che a spingere il boom di richieste di epilazione permanente o definitiva ora sono anche gli uomini. “Oggi i maschi rappresentano circa il 30% della domanda. Su 10 persone che vi si sottopongono 3 sono uomini“, segnala Nicolò Scuderi, direttore della I cattedra di Chirurgia plastica e ricostruttiva all’università Sapienza di Roma, durante un incontro a Milano in occasione della presentazione delle ultime novità in materia di peli superflui e in particolare dell’evoluzione di un laser a diodo made in Germany. Chi ha troppi peli ne vuole meno, chi ne ha pochi non li vuole proprio, con due richieste specifiche: una prettamente estetica, l’altra dettata da motivazioni di tipo sportivo.

E’ un discorso di tendenze di moda e di trasformazione della società“, sottolinea Scuderi. E se nei vecchi film anni ’60 apparivano “uomini villosi e donne con i peli sotto le ascelle“, simili condizioni oggi sono praticamente “introvabili – osserva il chirurgo plastico – I peli non li vogliamo più da nessuna parte: su gambe, ascelle e ora pube per le donne. E per gli uomini spalle, petto e anche gambe” devono essere lisci come una tavola. Sull’onda di una nuova sensibilità, l’epilazione definitiva si fa largo. Le indicazioni, dice Scuderi, “vanno dalla vera e propria ‘ipertricosi’, un eccesso di peli per esempio sul petto o sulle gambe per gli sportivi, fino all’irsutismo, che è la comparsa di peli in zone dove non dovrebbero essere, come la ‘barba’ nella donna o su spalle e schiena per l’uomo“. Una metà del cielo studia l’altra e, fra i sondaggi che fioccano sul web se ne scopre uno recente che mostra come il 55% degli intervistati non esiti a definire “inguardabile” una donna che non presta attenzione alla propria depilazione (il 10% si spinge a dire che manca di attenzione verso il prossimo). Benevolo è invece il punto di vista rosa sugli uomini che si armano di rasoio, laser o ceretta: per il 55% delle donne un maschio che si depila, anche in modo permanente, non intacca la sua mascolinità, anzi per il 20% è addirittura più sexy.

E con buona pace del canonico fascino latino, un’altra ricerca condotta su 2.500 uomini di 5 Paesi europei (Francia, Spagna, Italia, Germania e Regno Unito) conferma il trend piazzando fra i più depilati/rasati proprio gli spagnoli, seguiti dagli italiani. Del resto l’indagine rivela anche che un europeo su 3 si rasa abitualmente l’inguine. Sarà per la trasversalità della moda ‘no hair’, ma il mercato della depilazione secondo le statistiche è cresciuto del 20% nell’ultimo anno. L’obiettivo è uno solo: liberarsi dei peli. Sempre più persone scelgono l’addio definitivo. E sulla scia di questo il laser che, spiegano gli esperti, a differenza delle classiche tecniche di depilazione che rimuovono solo la parte apicale del pelo, consente di asportarlo nella sua interezza, bulbo pilifero compreso. Nella scelta della tecnologia a cui affidarsi pesano affidabilità ed efficacia. Fra quelle disponibili “MeDioStarNext – spiega Danilo Leggieri, general manager di Asclepion Laser Technologies – è sul mercato medicale ed estetico da oltre 17 anni in più di 60 Paesi. Oggi abbiamo voluto aggiornare” i dati su questo laser a diodo, “con dei nuovi studi che vengono condotti in Italia dal Comitato scientifico per l’uso dei laser e delle tecnologie (Cult)“.

La tecnologia, sottolineano gli ‘addetti ai lavori’, agisce su tutti i fototipi e sulle pelli abbronzate e “permette all’operatore trattamenti veloci“, spiega Conchi Lenguas, esperta di epilazione laser progressiva, autrice del volume ‘Basta ceretta’ e brand ambassador di Esthelogue, azienda italiana attiva nel settore della produzione e distribuzione di apparecchiature laser. Proprio Esthelogue, attraverso un’indagine interna nella propria rete italiana di centri estetici, traccia un identikit delle fan dell’epilazione laser progressiva: donne fra i 35 e i 40 anni, molte mamme. E’ questa categoria che rappresenta la fetta più consistente (35%) delle donne che scelgono di liberarsi per sempre di strappi dolorosi e rimedi temporanei. Seguono le 20-30enni (25% del totale) e le 40-50enni (25%), mentre le over 50 e le under 20 sono il restante 15% della clientela. In totale, la percentuale di donne ‘convertite’ all’epilazione progressiva – trattamento molto gettonato soprattutto nelle stagioni ‘di passaggio’, primavera e autunno – supera il 20%.

Con l’arrivo del sole e la necessità di scoprire più centimetri di pelle, scatta la corsa alla ‘remise en forme’. Sui social piovono le foto di vip alle prese con sedute di bellezza e lotta ai peli superflui – tra le fan del laser le show girl Melita Toniolo, Costanza Caracciolo, Micol Ronchi e la conduttrice televisiva Federica Torti – e un’altra indagine condotta per conto di Esthelogue su circa mille clienti fra i 18 e 52 anni di 300 centri estetici italiani conferma che, soprattutto in autunno, il trattamento estetico più richiesto è proprio il laser per l’epilazione (53%) da usare su gambe (51%), ascelle (42%) e zona bikini (34%).

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