Cancro: l’aspirinetta riduce il rischio di morte e di metastasi

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L”aspirinetta‘, ovvero un’aspirina in bassa dose prescritta in genere per la prevenzione cardiovascolare, potrebbe diventare un’ulteriore terapia anticancro, che si andrebbe ad affiancare alle terapie oncologiche oggi in uso per i diversi tumori. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Plos One che ha sottolineato come l’aspirinetta, in associazione con le terapie oncologiche, sia in grado ridurre del 20% il rischio di morte e metastasi.

Lo studio e’ stato condotto dagli scienziati della Cardiff University’s su numerosi dati già pubblicati per diversi tumori. Sono diverse le ricerche che assegnano all’aspirinetta un ruolo preventivo importante in molte malattie oncologiche. Ciò che non era ancora chiaro è se questo farmaco sia utile anche nella cura dei tumori. Di qui l’idea di rianalizzare i dati disponibili di diversi studi gia’ pubblicati.

E’ emerso un ruolo terapeutico per questo farmaco: le evidenze piu’ forti del ruolo dell’aspirinetta nel ridurre il rischio di morte per tumore e il rischio di metastasi sono emerse per tre importanti tumori, colon, seno e prostata. L’effetto positivo e’ risultato anche per altri tumori, ma, spiegano gli autori, non si disponeva di una casistica di pazienti sufficientemente ampia da stabilirlo in via definitiva e quantificarlo.

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