Italia in prima linea contro i cambiamenti climatici: presentati sei progetti all’Onu

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Fighting Climate Change” è il titolo di una conferenza tenutasi ieri al Palazzo di Vetro dalla Missione Permanente Italiana presso le Nazioni Uniti. L’argomento era quello attualissimo della lotta al cambiamento climatico e ai suoi disastrosi effetti. Con la presenza di numerose realtà italiane (CAE, Consorzio Venezia Nuova, Enel Green Power, Eni, Telespazio-Finmeccanica), sono stati presentati sei progetti innovativi e diversi spunti di riflessione sul contrasto alla progressiva “tropicalizzazione” del clima.

Il cambiamento climatico può seriamente compromettere l`Italia: si tratta infatti di un territorio con una biodiversità molto importante. Dobbiamo promuovere un approccio pragmatico per contrastare questo pericolo“, con queste parole ha dato il via ai lavori Sebastiano Cardi, ambasciatore italiano alle Nazioni Unite. In particolare, Lise Kingo, capo di UN Global Impact ha elogiato il nostro Paese per l`impegno profuso in questa direzione, dimostrandosi soddisfatta di Cop21, l’accordo stipulato a Parigi per la lotta al cambiamento climatico: un sforzo che, secondo Kingo, dovrebbero portare avanti non solo i governi ma anche le aziende private. Soltanto in questo modo potremo avere un futuro veramente sostenibile. In tal senso, ha precisato Kingo, “vorremmo che partecipasse a questo impegno tutta la comunità dei business leader“.

Tra i progetti più innovativi presentati c`è stato sicuramente quello di Telespazio/Finmeccanica: un sistema satellitare all’avanguardia che permette di monitorare costantemente i fattori di rischio legati al cambiamento climatico (dall`allevamento intensivo, allo spreco di acqua, al disboscamento passando per lo scioglimento dei ghiacciai). Luigi Pasquali, direttore del settore spazio di Finmeccanica, ha spiegato come “Finmeccanica è in prima linea nelle attività di monitoraggio dell`ambiente e dei cambiamenti climatici. Da oltre 30 anni siamo infatti all`avanguardia nei servizi di osservazione satellitare, fondamentali per poter studiare cause ed effetti del climate change. Inoltre, con la tecnologia di cui Finmeccanica dispone e con la nostra capacità di integrare comunicazioni sicure, centri di controllo, dati acquisiti da satelliti, aerei, elicotteri e droni, oggi sosteniamo efficacemente governi e autorità internazionali nella gestione delle emergenze, sia umanitarie sia causate da disastri naturali. Con la partecipazione a questo importante evento, intendiamo testimoniare l`impegno dell`Italia e della sua industria su uno dei temi centrali dell`agenda mondiale“.

Enea ha invece creato dei droni-pesce che monitorano costantemente i volumi marini, fornendo dati sul riscaldamento globale. Si tratta del progetto Venus Swarm, che verrà presto impiegato nella Laguna di Venezia. E proprio di Venezia ha parlato il professore Francesco Ossola, con un intervento sul Mose, il sistema di protezione contro l`acqua alta: un fenomeno che rischia di danneggiare sempre di più la città. Anche Francesca Ferrazza di Eni è intervenuta sull`importanza delle energie rinnovabili (a partire dal solare) nel contrasto all`inquinamento e al riscaldamento globale, citando diverse eccellenze italiane impegnate al riguardo, come il Politecnico di Milano.

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