Petrolio, Genova: “nella condotta della raffineria potrebbero esserci punti critici”

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Nella condotta della raffineria genovese Iplom “potrebbero esserci altri punti critici”. Dopo i giorni di paura, si apre un secondo fronte d’inquietudine perchè come ha detto il ministro Gian Luca Galletti “il disastro ambientale c’è stato“, ma se dovessero aprirsi altre falle questo disastro ambientale potrebbe aver ben altre dimensioni. Il greggio che vi scorre potrebbe aver provocato una lenta usura del ferro della condotta provocando il buco da cui è uscito il getto di petrolio. L’ipotesi sembrerebbe confermare che la condotta sia un pò troppo vecchia per poter continuare a trasferire un composto così aggressivo come il greggio. Oggi è stata la giornata di visita del ministro per l’ambiente Galletti. “Non c’è sentore di inquinamento ma niente trionfalismi, il disastro c’è stato” ha detto il ministro che in mattinata ha sorvolato il mare da Genova a Nizza e effettuato un sopralluogo sul Fegino con il prefetto Fiamma Spena e l’ammiraglio comandante la Capitaneria Giovanni Pettorino. “L’intervento di scarificazione degli alvei dei rii Fegino, Pianego e del torrente Polcevera proseguirà per sei settimane – ha detto l’assessore alla protezione civile Gianni Crivello -, così come il monitoraggio ambientale poi potrà iniziare la bonifica definitiva“.  “Mi aspetto – ha detto Galletti – che per la Pubblica amministrazione non ci siano costi” anche se il Governo non si tirerà indietro “se ci saranno problemi finanziari durante l’azione di bonifica. Sicuramente un supporto da parte del ministero ci sarà“. E anche il governatore Toti si dice soddisfatto “per come la vicenda dello sversamento del greggio è stata affrontata dagli enti locali, a partire dalla nostra Regione che ha voluto il tavolo tecnico di coordinamento in Prefettura e da tutte le altre istituzioni coinvolte, grazie alle quali l’emergenza in mare si è conclusa“.

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