Le reti degli acquedotti dell’Italia sono ridotte male. Infatti, la media di perdite del nostro Paese è del 40% di acqua anche se si trovano punte di eccellenza e picchi di cattive pratiche. Utitalia, come riporta Tommaso Tetro dell’Ansa, ritiene necessario che servano investimenti di almeno 5 miliardi all’anno per una rigenerazione. “Firenze, come succede alla parte piu’ preziosa dell’Italia, soffre la delicatezza di tutte le citta’ storiche – afferma il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti – posso dire pero’ che la Toscana e’ una delle Regioni avanzate rispetto al resto del Paese, sia per le condizioni delle strutture idriche che per gli investimenti in manutenzione delle reti. Servono almeno 5 miliardi di investimenti realizzati e non solo programmati all’anno, tutti gli anni. Invece siamo a meno di un terzo, 1,5-1,6 miliardi“. Secondo i gestori idrici, oltre un terzo dell’acqua si perde nei tubi. La media di investimento, osserva Utilitalia, e’ di 34 euro per abitante all’anno, contro una media europea che viaggia tra gli 80 e i 130 euro. Per il presidente di Utilitalia “si tratta di una situazione gravissima che necessiterebbe un ‘recovery plan’; tra l’altro, spesso le nostre aziende programmano gli interventi ma non riescono a portarli a termine in tempi brevi a causa di iter burocratici”.