Il riscaldamento globale colpirà più duramente Paesi già molto poveri, come il Corno d’Africa e dell’Africa occidentale. Secondo uno studio saranno molti dei Paesi più poveri al mondo che dovranno affrontare dei picchi giornalieri di caldo causati dai cambiamenti climatici. La ricerca è guidata dall’ateneo britannico dell’East Anglia e pubblicata sulla rivista Environmental Research Letters. La ricerca ha utilizzato dei modelli matematici per esaminare il rapporto tra l’accumulo di emissioni di anidride carbonica e la maggiore frequenza di giornate calde. Gli scienziati evidenziano che il 20% piu’ povero della popolazione mondiale dovra’ affrontare per primo picchi di calore piu’ frequenti, nonostante emetta la minore quantita’ di CO2.
Un fenomeno, spiega il professor Manoj Joshi, che in parte e’ legato al fatto che “molte delle persone piu’ povere al mondo vivono a latitudini tropicali, mentre la maggior parte delle persone piu’ ricche abita in zone climatiche di media latitudine“. “Sappiamo che le regioni a latitudini piu’ basse hanno una minore variabilita’ nelle temperature giornaliere se comparate con quelle delle medie latitudini“, prosegue, “il che significa che i ‘segnali’ dei cambiamenti climatici emergono abbastanza velocemente. E a causa di questo la frequenza di giornate estremamente calde e’ destinata ad aumentare rapidamente“.