La prossima volta che vedete “nevicare” su una giacca blu, sappiate che potrebbe esserci una battaglia in corso sul vostro cuoio capelluto. In base all’ultimo studio sulla salute dello scalpo, all’origine della forfora ci sarebbe uno sbilanciamento della flora batterica di quest’area della cute, in particolare una proliferazione eccessiva degli stafilococchi. Fino ad ora si pensava che la causa della comparsa della forfora fosse un gruppo di lieviti, i Malassezia, che nutrendosi del sebo producono acido oleico, il quale a sua volta irrita la pelle e la spinge a sfaldarsi.
Uno studio di un ricercatore fatto su 59 persone ha visto come, nelle persone affette da forfora siano prevalenti i Propionibacterium al 50% e gli staffilococchi al 44%. Insomma il cip e ciop della cute possono arginare l’uno la crescita dell’altro. E per impedire che la pelle si sbricioli è bene contenere la crescita di staffilococchi. Intanto proteggendo il sebo, che sembra nutrire i Propionibacterium: la forfora mostra infatti una prevalenza a manifestarsi dopo i 40 anni, quando la produzione di sebo diminuisce. Poi, mettendo a punto shampoo che prendano di mira gli staffilococchi, favorendo i rivali. Uno studio del 2013 ha visto impiegare un particolare tipo di yogurt per proteggere la pelle da un batterio resistente agli antibiotici tipico degli ospedali, lo Staphylococcus aureus. In futuro, forse, potremmo ritrovarci a frizionare la cute con yogurt e balsamo.
Uno dei rimedi naturali più efficaci è l’aceto, sia quello di mele che quello di vino bianco, è sufficiente versarne alcune gocce in acqua tiepida ed effettuare un lavaggio con questo infuso massaggiando delicatamente il cuoio capelluto. Succo di limone e olio d’oliva, questo impacco è consigliato per chi ha la forfora secca, perché il succo di limone funge da astringente per il eliminare le squame mentre l’olio d’oliva nutre il cuoio capelluto in modo naturale.
Un ottimo rimedio naturale è sicuramente quello di fare un infuso con i fiori essiccati dell’ortica, per prepararlo è necessario lascare i fiori secchi in infusione per un quarto d’ora in un quanto d’acqua tiepida, lascia intiepidire, filtra e applica sul cuoio capelluto in piccole dosi, massaggiando. Con la barbabietola è possibile creare una vera e propria lozione naturale da applicare sulla cute prima del lavaggio. Si fanno bollire in una pentola sia le radici che i fiori della barbabietola, si filtrano e si lascia raffreddare il tutto. Una volta pronto è possibile applicarlo sul cuoio capelluto massaggiando delicatamente le parti maggiormente interessate.
L’aloe vera è ideale sia per il trattamento che per la prevenzione della forfora, è possibile utilizzare il gel di aloe vera direttamente applicandolo sul cuoio capelluto prima del lavaggio con delle leggere frizioni in modo che agisca a fondo per 10 minuti. L’argilla verde ventilata è un prodotto acquistabile direttamente in erboristeria, ed è particolarmente utile per chi ha forfora grassa. Argilla e acqua vanno mescolati in egual misura nella preparazione dell’impacco, che andrà successivamente applicato alla cute, massaggiandola con cura per mezz’ora prima del normale lavaggio senza frizionare eccessivamente.