Il 12 maggio del 2016 la Terra e Marte erano “vicinissimi” tant’è che il 14 ha iniziato il suo viaggio verso il pianeta rosso la sonda europea ExoMars. In quegli stessi giorni il telescopio spaziale Hubble, frutto della cooperazione tra ESA e NASA, ha scattato un “primo piano” di Marte.
Il 22 maggio Marte si troverà in opposizione rispetto al Sole (la Terra sarà allineata tra il Sole e Marte): Hubble ha approfittato della situazione favorevole, in quanto la posizione era ottimale per osservare le caratteristiche di Marte come se fosse appena 30 chilometri di diametro.

Credits: NASA, ESA, the Hubble Heritage Team (STScI/AURA), J. Bell (ASU), and M. Wolff (Space Science Institute)
La grande, regione scura sulla destra è Syrtis Major Planitia, una delle prime individuate sulla superficie del pianeta da parte di osservatori del XVII secolo. Syrtis Major è un antico, inattivo vulcano a scudo. La caratteristica forma ovale a sud di Syrtis Major è il luminoso bacino di Hellas Planitia, il più grande cratere su Marte: circa 1.800 chilometri di diametro e otto chilometri di profondità, si è formato 3,5 miliardi di anni fa per l’impatto di un asteroide. L’area arancione nel centro dell’immagine è Arabia Terra, una vasta regione di montagna. Il paesaggio è densamente caratterizzato da crateri e fortemente eroso, indicando che potrebbe essere tra le caratteristiche più antiche del pianeta. A sud di Arabia Terra, che si muove da est ad ovest lungo l’equatore, troviamo le caratteristiche chiazze scure di Sinus Sabaeous (a est) e Sinus Meridiani (a ovest). Queste regioni sono più scure perché coperte di roccia lavica, spiega l’ASI.
Infine si può notare una estesa coltre di nubi estesa sopra la calotta polare sud mentre la calotta polare settentrionale mostra una presenza di ghiaccio di relative piccole dimensioni perché è fine estate nell’emisfero nord.