Inchiesta petrolio, Descalzi: chiederemo l’incidente probatorio

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In Val D’Agri, al di là delle condotte di alcuni singoli che dovranno essere verificate nel merito, l’impianto rispetta le best practice internazionali e abbiamo tutti i certificati e le autorizzazioni, altrimenti non avremmo investito miliardi; abbiamo operato con correttezza, fatto ricorso contro la chiusura dell’impianto di Viggiano e chiederemo ora un incidente probatorio, ossia di poter verificare in contraddittorio i complessi aspetti tecnici dell’impianto o comunque di rivedere la misura del sequestro”. Ad affermarlo in un’intervista ad Avvenire è l’amministratore delegato del’Eni Claudio Descalzi, riferendosi alle inchieste della Dda di Potenza sulle attività petrolifere in Basilicata. Nel mirino degli investigatori erano finiti sia il Centro Olio della Val d’Agri dell’Eni che l’infrastrutturazione del giacimento di Tempa Rossa a Corleto Perticara. Ad aprile il tribunale del Riesame di Potenza aveva respinto tutti i ricorsi. ”Ribadiamo la massima collaborazione alla magistratura -ha sottolineato- vogliamo andare fino in fondo e che sia fatta chiarezza. Vorrei sottolineare che gli esiti delle perizie indipendenti che abbiamo promosso non solo ribadiscono la correttezza dell’impianto, ma anche l’assenza di un rischio sanitario e ambientale”.

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