Le polemiche italiane sullo Human Technopole arrivano anche sulla rivista Nature. Partendo dal documento presentato in Senato dalla neuroscienziata Elena Cattaneo dell’Università di Milano, la rivista analizza l’attuale dibattito sui fondi della ricerca italiani. L’articolo racconta il dibattito italiano partendo dalle parole della senatrice a vita Cattaneo, secondo cui lo Human Technopole è stato concepito da un ristretto numero di scienziati e che non si possono concentrare tanti soldi per un solo progetto. “Farlo in questo modo, senza discussione, mina l’etica della scienza“, ha spiegato Cattaneo a Nature.
L’articolo cita anche le parole di Giovanni Bignami, ex presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), che denuncia una mancata call per avere proposte dal mondo scientifico, e di Giorgio Parisi, fisico dell’universita’ Sapienza di Roma, secondo cui “un investimento di questa portata avrebbe dovuto coinvolgere tutta la comunita’ scientifica“. Attacchi che secondo Roberto Cingolani, definito l’architetto di Human Technopole, sono “interamente politici“. Ma del Technopole, spiega Nature, ci sono anche sostenitori, come Emilio Bizzi, dell’Istituto di Tecnologia del Massachusetts (Mit) che spiega che come non ci sia “niente di inusuale per un governo dettare politiche scientifiche“.