Stazione Spaziale: il modulo BEAM espanso con successo, ora iniziano i test

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La ISS ha un stanza in più. Il Bigelow Expandable Activity Module, o BEAM, è stato espanso e pressurizzato con successo. Il processo è durato ben 7 ore, con l’astronauta NASA Jeff Williams a manovrare i comandi e seguendo le istruzioni fornite dal centro NASA Johnson Space Center. Il modulo ora è espanso completamente, misurando 170 cm di lunghezza e 322 cm di diametro.

Inizialmente – spiega l’ASI – la procedura è stata molto lenta, immettendo poca aria alla volta, per permettere ai tecnici di osservare la ‘reazione’ del modulo ai vari input. In seguito Williams ha fatto entrare più aria più spesso, velocizzando il processo. Questo era il secondo tentativo di espansione: il primo è stato fatto giovedì 26 maggio ma dopo alcune ore il modulo non si espandeva come previsto, lasciando ai tecnici NASA la decisione di rimandare di due giorni. La probabile causa del primo fallimento è stata la maggiore frizione tra gli strati del materiale ripiegato di BEAM, rispetto a quanto immaginato, che ha fatto più resistenza durante l’espansione.

Il modulo abitabile è arrivato sulla Stazione Spaziale l’aprile scorso e rimarrà operativo per almeno due anni. Dopo una serie di test e check, gli astronauti potranno finalmente visitare la nuova stanza, allestendola con diversi sensori. Nel corso dei due anni, però, il modulo verrà abitato solo occasionalmente. Questi due anni serviranno per capire come sfruttare questa tecnologia per viaggi nello spazio profondo (Luna o Marte) o per lo sfruttamento di stazioni spaziali commerciali.

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