“La Senna è un fiume pacifico, molto largo tra le sue sponde e dal corso molto lungo. Ogni tanto, piuttosto raramente però, può capitare che diventi cattivo come in queste ore“. Corrado Augias giornalista e scrittore vive parte dell’anno a Parigi città che ama e alla quale ha dedicato anche dei libri. In queste ore di paura LaPresse lo ha raggiunto nella sua casa di Roma per farsi raccontare il suo rapporto con il fiume simbolo della capitale francese e forse di tutta la Francia. “Non sono a Parigi e un po’ mi dispiace” dice Augias a LaPresse, “ma seguo sui giornali e sulle televisioni quel che sta succedendo“.
La chiusura del Louvre e del museé d’Orsay non sono i segni che l’allarme è forte e pericoloso? “In realtà a parte la chiusura ai visitatori, si sta cercando di mettere in salvo migliaia e e migliaia di opere conservate negli scantinati di questi due musei per evitare che una eventuale esondazione della Senna possa distruggere tutte queste opere d’arte che i turisti comunque non possono vedere. Ben diverso fu quando il Louvre venne praticamente svuotato su ordine dell’allora direttore, per evitare la razzia dei tedeschi che stavano occupando Parigi. Le opere vennero imballate e nascoste in numerosi castelli intorno alla capitale. Quel che sta succedendo o potrebbe succedere in queste ore, in fondo un po’ mi ricorda quella storia“. Per uno scrittore che ha trascorso gran parte della sua vita anche professionale a Roma non è difficile fare un paragone tra la Senna e il Tevere. “Quel che colpisce è la maestà della Senna che anche quando è divisa nel suo corso cittadino, dall’Ile Saint Louis e dall’Ile de la Citè rimane comunque di una ampiezza e di una larghezza straordinarie: la sua metà è più larga del Tevere. Questo colpisce. Io ho una casa in Umbria che affaccia sul Tevere. D’estate il fiume di Roma mi ricorda il Giordano: sono due fiumiciattoli, quasi due rigagnoli. Per comprendere la differenza tra il Tevere e la Senna bisogna però andare a guardare la foce: quella del fiume francese è qualcosa di maestoso“.