I buchi neri sono dei divoratori di temporali galattici. Questo fenomeno è stato visto in una galassia distante un miliardo di anni luce dalla Terra. Ad osservarlo, con il telescopio Alma in Cile, gli astronomi guidati da Grant Tremblay, dell’Universita’ di Yale, il cui studio verra’ pubblicato sulla rivista Nature. Gli astronomi credevano infatti che, nelle galassie piu’ grandi, i buchi neri supermassicci si alimentassero con una dieta lenta e continua di gas caldo ionizzato proveniente dall’alone della galassia. Lo spazio tra queste galassie e’ riempito da un’atmosfera di gas molto caldo “che puo’ raffreddarsi rapidamente, condensare – continua Tremblay – e precipitare in modo simile a come avviene con l’aria umida e calda dell’atmosfera terrestre, quando produce nuvole di pioggia e precipitazioni”.Le nubi appena condensate hanno fatto piovere sulla galassia, favorendo la formazione di stelle e nutrendo il buco nero. Gli astronomi pensano che ce ne siano migliaia di simili nei dintorni, che stiano preparando il buco nero ad un vero ‘diluvio’ che potrebbe alimentarlo a lungo.