Estate, i medici: con il caldo estremo aumento della mortalità per i soggetti a rischio

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Negli anni grandi ondate di caldo hanno investito l’Italia e portato le temperature a superare i 40 gradi con un’afa che toglie il respiro. Condizioni estreme che fanno scattare l’allarme sanitario sopratutto per alcune fasce fragili della popolazione. “Il caldo ha l’effetto più importante sulla mortalità sopratutto in sottogruppi della popolazione più suscettibili. Durante le ondate di calore si stima un amento della mortalità del 15-20% tra le fasce più fragili della popolazione“, spiega all’Adnkronos Paola Michelozzi, direttore Uoc Epidemiologia ambientale dell’Asl Roma 1. Il legame tra cambiamenti climatici e salute è stato al centro di un workshop al ministero della Salute, ‘Clima e Salute’ che ha coinvolto epidemiologi, meteorologi, pediatri e medici del lavoro.

Ci sono altri effetti delle ondate di caldo – aggiunge la dottoressa – come l’incremento del 15% dei rischio di parti prematuri, così come un aumento delle ospedalizzazioni. Esistono poi altre evidenze degli effetti del grande caldo sulla popolazione pediatria: uscirà a breve uno studio realizzato a Roma i cui risultati preliminari avvertono che può verificarsi un aumento del 40% dell’ospedalizzazione dei bambini per cause respiratorie legate alle ondate di calore“.

Sapere, con certezza, che tempo farà nel weekend è il desiderio di milioni di italiani che consultano ‘app’ e siti web dedicati alle previsioni con instancabile frequenza. Una certezza – secondo i meteorologi – è che il Clima della Penisola sta cambiando avvicinandosi sempre di più a quello del Nord Africa. “Il caldo – aggiunge Michelozzi – è un nemico da cui dobbiamo difenderci: lo è per gli anziani, per i bambini piccoli e per i malati cronici. Sono questi i sottogruppi su cui bisogna mantenere alta l’attenzione durante l’estate“. “Quando è in atto l’ondata di calore tutti hanno la percezione del fenomeno – sottolinea Francesca de’ Donato del Dipartimento di Epidemiologia dell’Asl Roma 1 – Ma quando non ci sono ondate molto evidenti per alcuni anni l’attenzione e le risposte in termini di adattamento individuale diminuiscono. Così come le misure che il singolo, magari anziano o malato cronico, adotta. E’ qui che i media possono aiutarci: mantenendo alta l’attenzione senza essere per questo colpevolizzati per lanciare allarmi sul caldo in arrivo“.

Secondo i dati dell’Asl Roma 1, l’afa eccezionale riscontrata a luglio dello scorso anno ha fatto registrare, in alcune delle città monitorare dal Sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg), un incremento compreso tra il 15-55% dei decessi giornalieri nella popolazione ‘over 65’. Mentre per quanto riguarda gli accessi ai pronto soccorso nelle settimane più soffocanti dell’estate 2015 “abbiamo un’analisi legata alle stime su Roma, con 4000 accessi in più attribuibili alle ondate di calore, una dato che non avremmo riscontrato se non ci fossero state”, ricordano gli esperti dell’Asl Roma 1. Secondo gli specialisti occorre aumentare l’attenzione sull’insorgenza di patologie psichiche e fisiche associate alle alte temperature e nelle città italiane non si registrano ancora interventi significativi rivolti alla mitigazione dell’effetto ‘isole di calore urbano’ (un microclima più caldo all’interno delle città) nonostante la ricerca su questo tema mostri segnali di avanzamento.

“Le ondate di calore rappresentano un pericolo sottovalutato per i più piccoli – osserva Laura Reali, pediatra dell’Associazione culturale pediatri – Si deve tenere presente che un bambino esposto al caldo può avere problemi di ordine renale, respiratori e febbre e le sue possibilità di difesa non sono eccezionali. Il consiglio fondamentale che posso dare è di non coprire troppo i bimbi – suggerisce Reali – è consuetudine dei genitori avere più paura del freddo che possono soffrire i figli, mentre il vero pericolo è il caldo“.

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