Sono trascorsi quattro giorni da quando sono iniziate le ricerche, ma ancora nessuna traccia di Yamato Tanooka, il bimbo di sette anni abbandonato “per punizione” dai genitori in un bosco dell’Hokkaido, nel nord del Giappone, vicino alla città di Nanae. Sono 115 i soccorritori al lavoro per trovare il piccolo e anche due cacciatori armati, perché la zona è abitata da orsi. A rallentare le ricerche, nel pomeriggio di ieri, è arrivata anche la pioggia.
Da oggi- secondo quanto riferisce il sito del quotidiano Asahi shimbun – dovrebbero unirsi anche militari delle Forze di autodifesa. Ciò che i genitori hanno fatto al piccolo sta causando scalpore in Giappone. Sabato pomeriggio il piccolo Yamato, con la sorella maggiore, il padre e la madre stavano tornando a casa in auto dal un parco e il bambino lanciava pietre alle altre auto e alle persone. I genitori hanno ammesso di aver fatto scendere il bambino dall’auto, per punizione, ma visto che piangeva l’avrebbero fatto risalire. Dopo poco però l’avrebbero fatto riscendere e se ne sarebbero andati con l’auto, per ritornare dopo 5-10 minuti. Ma a quel punto di Yamato non c’era più nessuna traccia. La polizia sta ora valutando se vi siano gli estremi per procedere contro i genitori per abbandono di minore. Anche sui social network, in tutto il mondo, gli utenti hanno espresso sdegno contro il comportamento del padre e della madre di Yamato.